Biografie
Gaetano Scirea, la scomparsa nel 1989

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Gaetano Scirea è una delle figure più emblematiche e rispettate nella storia del calcio italiano e mondiale. Nato il 25 maggio 1953 a Cernusco sul Naviglio, Milano, e tragicamente scomparso il 3 settembre 1989 in un incidente stradale in Polonia, Scirea è ricordato non solo per le sue straordinarie qualità tecniche e tattiche, ma anche per la sua eleganza, signorilità e integrità, dentro e fuori dal campo.
🏆 Carriera da calciatore
- Club: Dopo gli inizi all’Atalanta (1972–1974), Scirea divenne una colonna portante della Juventus dal 1974 al 1988. Con la maglia bianconera, disputò 552 partite ufficiali, vincendo sette scudetti, due Coppe Italia, una Coppa dei Campioni (oggi Champions League), una Coppa delle Coppe, una Coppa UEFA, una Supercoppa UEFA e una Coppa Intercontinentale.
- Nazionale: Con la Nazionale italiana, collezionò 78 presenze e segnò due gol. Partecipò a quattro competizioni internazionali: il Mondiale 1978 (quarto posto), l’Europeo 1980 (quarto posto), il Mondiale 1982 (vittoria) e il Mondiale 1986 (eliminazione agli ottavi di finale). Fu capitano della Nazionale azzurra nel 1986.
🧠 Caratteristiche tecniche e ruolo
Scirea è considerato uno dei più grandi liberi di tutti i tempi. La sua capacità di leggere il gioco, la precisione nei passaggi e l’eleganza nei movimenti lo rendevano un difensore moderno e completo. La sua formazione iniziale come centrocampista gli conferiva una visione di gioco superiore, permettendogli di “ribaltare” l’azione a favore della sua squadra.
🕊️ Gaetano Scirea: La scomparsa
Dopo il ritiro dal calcio giocato nel 1988, Scirea intraprese la carriera di allenatore come vice di Dino Zoff alla Juventus. Il 3 settembre 1989, mentre si trovava in Polonia per visionare una futura avversaria della Juventus, la sua auto fu coinvolta in un incidente stradale che gli costò la vita. La notizia della sua morte scosse profondamente il mondo del calcio e dei tifosi.
In suo onore, la Juventus ha intitolato la Curva Sud dello stadio Allianz Stadium e la via che conduce all’impianto a “Corso Gaetano Scirea”. Nel 2011, è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano.
🧬 Un uomo oltre il campione
Come sottolineato dal giornalista Gianni Mura, con la scomparsa di Scirea “se n’è andata una delle facce più pulite del nostro calcio” . La sua figura incarna l’ideale di sportività, dedizione e rispetto, rendendolo un esempio per le generazioni future.
