Annalisa Svela il Suo Mondo: Matrimonio, Maternità e Vita Lontana dai Riflettori

In vista dell’uscita del suo nuovo album, la cantante ha parlato a Vanity Fair del suo matrimonio, della necessità di difendere la privacy e del suo forte legame con la provincia.

Il Matrimonio e la Difesa della Privacy

Annalisa, in attesa del suo nuovo album e del concerto sold out all’Inalpi Arena di Torino il 13 dicembre, ha condiviso alcune riflessioni sulla sua vita privata. Nonostante il matrimonio con Francesco Muglia, manager di Costa Crociere, la cantante assicura che nulla è cambiato nella sua routine.

La priorità della coppia è la difesa della privacy. Per evitare violazioni, Annalisa rinuncia preventivamente alle feste affollate. Sebbene entrambi siano un po’ gelosi, il loro rapporto si basa sull’accettazione che ognuno abbia la propria carriera e i propri spazi.

La Vita “Raminga” tra Città e Provincia

La vita di Annalisa e suo marito è divisa tra più luoghi a causa degli impegni professionali:

• Genova, importante per il lavoro del marito.
• Milano, cruciale per la sua carriera musicale.
• Carcare, il suo paese d’origine in provincia, dove vivono i suoi genitori.

Carcare, un microcosmo di cinquemila abitanti, rappresenta il suo rifugio: “Lì sono ‘Annalisa’ e basta, nessuno mi ferma per strada o fa caso a me, ritrovo gli amici d’infanzia, vado a prendere l’aperitivo con loro vestita come capita.” Questo ritmo “ramingo” e la difficoltà di “far combaciare le agende” sono accettati come funzionali alla coppia.

Maternità e Bellezza: Contro i Tabù

Annalisa ha espresso un parere molto fermo sul tema della maternità, criticando l’eccessiva leggerezza con cui viene spesso affrontato, specialmente da altre donne: “Trovo che in generale serva molto più tatto quando si affronta il tema della maternità, e spesso sono le donne stesse a essere troppo leggere di fronte a un argomento estremamente sensibile e a scelte che possono essere difficili.”

Riguardo alla bellezza naturale e alla chirurgia estetica, Annalisa ha ammesso di non aver “ancora fatto niente, perché ho paura,” pur dichiarandosi favorevole in linea di principio. Ha però espresso una riserva sulle giovani che “si cambiano i connotati,” anche se conclude: “del resto non sono ca**i miei.”