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Moda

Armani dice basta alla lana d’angora: stop ai maltrattamenti sui conigli

La maison compie un importante passo verso la tutela degli animali

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giorgio armani

Giorgio Armani ha raggiunto un accordo con la Fur Free Alliance e si impegnerร  a non usare piรน la lana d’angora. Nel 2016 aveva giร  rinunciato alle pellicce

Continua lโ€™impegno ambientalista e animalista di Giorgio Armani. Dopo la rinuncia alle pellicce (dal 2016), il suo marchio ha abbandonato anche la lana dโ€™angora. Certo รจ calda e soffice, ma non resiste allโ€™usura dei lavaggi e, soprattutto, รจ prodotta con metodi che causano sofferenze agli animali. In molti allevamenti, infatti, la tosatura dei conigli vivi, da cui deriva questo tipo di lana, sottopone le bestiole ad atroci sofferenze e spesso alla morte, dopo lunga agonia. La denuncia sul maltrattamento dei conigli รจ nota da molti anni, ormai.

La scelta mette fine alle sofferenze per numerosi animali

Dunque, niente piรน pelo di coniglio a partire dalla collezione Autunno/Inverno 2022-2023. Questo รจ il risultato di un accordo fra Armani con la Fur Free Alliance, una coalizione di oltre 50 organizzazioni a protezione degli animali, sparse in tutto il globo (Fur significa โ€œpellicciaโ€). Armani non รจ il primo marchio a non usare piรน lโ€™angora. Dal 2015 รจ giร  sparita dai vestiti del gruppo spagnolo Inditex, proprietario di Zara, Bershka e altre famosissime firme.

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