GF VIP
GF Vip: messa una pezza sulla salute mentale, si scivola sulla violenza sessuale
Alfonso Signorini non ha “una doppia morale”, ha solo la Sua morale poco professionale
Il GF Vip non รจ un programma educativo, ma Signorini vuole comunque una cattedra
Un po’ proverbiale dirlo, ma รจ da dire: questo GF Vip 7 fa acqua da tutte le parti. Basta eleggere un programma di intrattenimento a programma educativo perchรฉ non lo รจ. Il GF Vip รจ e non puรฒ non essere il Grande Fratello e in quanto reality non puรฒ assurgere ad essere al contempo, costantemente e ipocritamente, un programma scolastico. Non lo รจ per sua natura, nรฉ per intento. La brutta pagina di televisione che diventa una “bellissima pagina” รจ una bugia raccontata al pubblico e nemmeno bene, รจ un voler guardare il bicchiere mezzo pieno a tutti i costi quando il bicchiere รจ rotto proprio, fisciato irreparabilmente.
“Si sa che la gente dร buoni consigli, sentendosi come Gesรน nel tempio, si sa che la gente dร buoni consigli, se non puรฒ piรน dare il cattivo esempio“, scriveva De Andrรฉ. Consigli quelli di Alfonso Signorini, istruzioni per la fruizione “piรน consapevole” di un prodotto scadente. ร come volersi concentrare solo ed esclusivamente sulle proprietร benefiche e salutari della fettina di cetriolo dentro un BigMac spacciandolo per un panino che fa bene alla salute, da inserire in tutte le diete dimenticandosi di tutto il resto.
La “brutta pagina di televisione” รจ diventata addirittura una bellissima pagina da cui imparare?
Che ora il bullismo subito da Marco Bellavia nella Casa del reality da pessima pagina di televisione possa tramutarsi in bellissima pagina solamente perchรฉ (e non potevano fare altrimenti) qualcuno ci ha rimesso il montepremi finale, รจ un insulto all’intelligenza. O Alfonso Signorini e autori hanno in serbo documenti che testimonino l’intento per il quale erano tutti attori e complici nel vessare un uomo per poi togliersi le maschere e condannare il bullismo, come in una sorta di commedia teatrale, o se il copione non c’รจ รจ una brutta pagina di televisione punto. Senza redenzione. Senza lati positivi.
“Don’t try this at home”
Se il GF Vip avesse un intento educativo dovrebbe avere, nelle sue premesse, un canovaccio di tematiche che si propone di trattare e ci dovremmo aspettare dei prologhi: “Questa sera andrร in scena nella Casa il bullismo, ecco come funziona e che conseguenze ha“, e magari anche degli esperti in studio. Esperti appunto, non tuttologi. Insomma, la grande differenza tra il GF Vip e un combattimento di wrestling รจ che ha fatto molto piรน male il primo eppure solo il secondo veniva anticipato da un “don’t try this at home“.
La televisione non รจ un posto per tutti, e non tutti meritano la televisione
Se Ginevra Lamborghini ha sbagliato nessuno dice che “si merita la gogna”, al pari del suo “si merita di essere bullizzato“, ma sicuramente non si merita di stare ancora in televisione. Perchรฉ la televisione รจ importante, la televisione va guadagnata, la televisione non รจ un posto per tutti sebbene il GF Vip ci abbia insegnato che invece, รจ proprio cosรฌ. E proprio perchรฉ รจ la televisione, in tv dovrebbero starci dei professionisti.
Quando dico questo ripenso a mio nonno che grazie al maestro d’italiano in televisione ha imparato nuovamente a leggere e scrivere, da analfabeta di ritorno dopo la Guerra. Professionisti, maestri, conduttori e non solo. Quando pensiamo alla tv d’un tempo ci sovvengono volti e immagini di donne e uomini che ora ricordiamo come “principi”, “cavalieri”, “maestri della tv”. Questo perchรฉ non รจ facile dialogare ad un pubblico che non si guarda negli occhi, non รจ facile crescere ed educare spettatori che non hanno un nome ma tutti i nomi, non un’etร ma tutte le etร . Si riassume solo in: professionalitร .
Tanta professionalitร per il bullismo al GF Vip, per poi trascendere sulla violenza sessuale
Professionalitร che non deve mai venire meno e mai per seconda: รจ difficile cosรฌ perรฒ, dirร qualcuno. Certo. ร molto difficile, ed รจ per questo che sono cosรฌ pochi e cosรฌ profumatamente pagati quei pochi, veri professionisti. E se da “professionista” o con “professionalitร ” Signorini ha saputo evitare il tracollo con il bullismo, con rinnovata poca professionalitร ieri sera ha trasceso sulla violenza sessuale.
Un professionista avrebbe categoricamente bandito l’argomento in luogo di una non-violenza, non avrebbe permesso nรฉ ironia nรฉ appelli. Un professionista si sarebbe due volte arrabbiato per questo con Sara Manfuso e l’avrebbe allo stesso modo cacciata dallo studio (con un’eleganza che anche qui, sempre e solo con chi fa comodo averla). Ma un professionista non avrebbe mai dato adito a quelle parole sulla violenza sessuale perchรฉ rispondere: “Con la stessa franchezza ti dico che se qualcuno prova a toccarmi il cul* e non mi va mica sorrido, gli tiro un ceffone“, รจ vanificare una battaglia per il proprio tornaconto morale, personale e televisivo. ร pericoloso. ร grave, non di piรน non meno di altro. Al di lร di Sara Manfuso, al di lร del “vero” o “non vero”, al di lร dei video, al di lร di tutto.
Homo homini lupus
Mi viene spontanea un’amara considerazione: Marco Bellavia ha dovuto confessare e dimostrarsi debole e fragile, ha dovuto espressamente chiedere aiuto per trovare la comprensione da parte degli arroganti. Se Marco Bellavia avesse avuto nella vita la parlantina o il carattere di Sara Manfuso e avesse mandato a fancul* Ciacci, se avesse detto a Gegia che era una brutta persona, se avesse detto a Signorini: “Complimenti per questo scempio arido di persone con cui mi hai messo in Casa“, avremmo avuto lo stesso la puntata sul bullismo? ร antipatia o simpatia, merito o demerito essere rispettati a prescindere, ascoltati, aiutati?