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Addio a Emilio Fede: Il Decano del Giornalismo Televisivo si Spegne a 94 Anni

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Si è spento a Milano, all’età di 94 anni, Emilio Fede, una delle figure più riconoscibili e discusse della storia del giornalismo italiano. Da tempo era ricoverato nella Residenza San Felice di Segrate. La notizia della sua morte è stata confermata da una nota del suo Fan club, che ha annunciato che i funerali si terranno giovedì a Milano 2. La sua carriera, lunga e ricca di svolte, lo ha reso un volto iconico del piccolo schermo, capace di attraversare epoche e di generare dibattito con il suo stile inconfondibile e partigiano.
Una Carriera tra Rai e Mediaset: Il Passaggio che Fece la Storia

Nato in Sicilia nel 1931, Emilio Fede ha iniziato la sua carriera nella carta stampata per poi passare alla televisione, dove ha lasciato un’impronta indelebile. Dopo anni di esperienza in Rai, come inviato speciale in Africa e poi come conduttore e direttore del Tg1, il suo rapporto con l’azienda pubblica si concluse nel 1987. Successivamente, nel 1989, passò a Fininvest, per volontà di Silvio Berlusconi. Qui diresse prima Studio Aperto e poi, dal 1992, il neonato Tg4, testata che ha guidato per vent’anni, diventando il volto più schiettamente filoberlusconiano della televisione italiana.

Un Carisma Inconfondibile: Il Suo Stile al Tg4
Il suo modo di fare giornalismo al Tg4 è stato inconfondibile. Con editoriali sopra le righe, pause drammatiche e un’inclinazione dichiaratamente partigiana, Emilio Fede ha saputo conquistare un vasto pubblico, spesso raggiungendo record di ascolti. Il suo stile, pur criticato per la faziosità, lo ha reso un personaggio unico, capace di incarnare un’epoca televisiva irripetibile. Le accuse di faziosità, documentate anche dall’Osservatorio di Pavia, hanno portato a interventi dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ma non hanno scalfito la sua popolarità.
I Guai Giudiziari e la Discesa Professionale
La parabola professionale di Emilio Fede ha subito una brusca interruzione a partire dal 2011, con il suo coinvolgimento nel caso Ruby. Indagato e poi condannato in via definitiva per favoreggiamento della prostituzione, la sua carriera è stata segnata da una serie di eventi giudiziari che ne hanno rovinato l’immagine pubblica. Dopo la rottura con Mediaset, l’ex direttore ha tentato nuove strade, anche in politica, ma senza successo. Il suo ultimo rapporto con l’azienda si interruppe nel 2014, quando Mediaset rescisse unilateralmente il contratto di consulenza.
La Perdita della Moglie e gli Ultimi Anni

Gli ultimi anni della sua vita sono stati segnati da un profondo dolore. Nel 2021, è morta la moglie Diana De Feo, giornalista ed ex parlamentare, con cui era sposato dal 1965 e dalla quale aveva avuto le figlie Sveva e Simona. La sua perdita è stata un colpo durissimo, che si è aggiunto alle difficoltà di salute legate all’età. Nonostante le avversità, Fede ha continuato a lottare con la forza che lo ha sempre contraddistinto, come un “leone”, secondo le parole della figlia.
L’Ultimo Omaggio e il Ricordo della Rai
Una delle sue ultime apparizioni pubbliche risale al 2023, in occasione del funerale di Silvio Berlusconi, un evento che testimonia il legame profondo tra i due. Nonostante i problemi logistici che gli impedirono di partecipare alla cerimonia, si recò ad Arcore per un ultimo, commosso saluto. Anche la Rai, l’azienda che lo vide nascere professionalmente, ha espresso il suo cordoglio, ricordandolo come una “figura di spicco” dei primi anni del Servizio Pubblico e un professionista che ha saputo innovare il linguaggio televisivo.
