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Alga wakame: le proprietà, le ricette e le possibili controindicazioni

Tutto quello che devi sapere sull’alga di origine giapponese

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Piatto di alga wakame

Conosciamo meglio l’alga che è entrata nelle nostre abitudini alimentari grazie ai sushi bar

L’alga wakame ha fatto il suo ingresso nella cultura culinaria italiana da relativamente pochi anni, grazie soprattutto alla sempre più ampia diffusione dei ristoranti giapponesi e dei sushi-bar nelle nostre città. Servita come antipasto o accompagnamento dei piatti principali, l’alga wakame è un alimento che grazie alla sua leggera dolcezza e al gusto deciso riscontra il favore di tantissimi palati. Scopriamo le proprietà organolettiche di questo alimento, i suoi possibili utilizzi in cucina e le controindicazioni sul suo consumo per alcuni soggetti.

Alga wakame, che cos’è?

L’Undaria pinnatifida (questo il nome scientifico dell’alga wakame) è un’alga bruna originaria dell’Oceano Pacifico nord-occidentale, diffusa soprattutto nelle zone a temperatura mite e fredda. Utilizzata da centinaia di anni in ambito alimentare in tutta la zona orientale dell’Asia, viene tradizionalmente ricondotta soprattutto alla cucina giapponese, grazie alla consistenze coltivazione effettuata dai marinai nipponici già a partire dall’ottavo secolo e al ruolo odierno di maggior produttore e consumatore mondiale di alga wakame. Simile alle alghe kombu, la wakame si presenta con foglie verdi che crescono attorno ad una robusta nervatura centrale. Appena raccolta viene solitamente essiccata, per poi essere reidratata e consumata.

Utilizzi dell’alga wakame in cucina

Il modo più diffuso di consumare l’alga wakame è in insalata o come ingrediente del tradizionale Sunomo (insalata mista di verdure giapponesi). Venduta in Italia esclusivamente essiccata, l’alga wakame ha bisogno innanzitutto di essere reidratata (è sufficiente lasciarla in ammollo per circa 20 minuti in acqua tiepida), successivamente basterà scolarla bene e condirla con la tradizionale salsa composta da:

  • miso
  • salsa di soia
  • semi di sesamo
  • olio di sesamo
  • aceto di riso
  • mirin
  • peperoncino
  • sale

Prima di gustare l’insalata wakame è necessario, dopo il condimento, lasciarla riposare in frigorifero per circa 30 minuti.

Le proprietà nutrienti dell’alga wakame

Sebbene l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare non abbia rilasciato nessun certificato sui benefici attribuiti all’alga wakame, questa possiede alcune proprietà organolettiche che potrebbero apportare benefici all’organismo umano. L’alga wakame contiene Vitamina C, E e K, il 3% di proteine e una buona quantità di sali minerali: ferro, calcio, magnesio e soprattutto iodio. Quest’ultimo aiuta il corretto funzionamento della tiroide, che agisce sul metabolismo, limitando l’accumulo di peso eccessivo. Il corretto utilizzo dei grassi da parte dell’organismo è facilitato anche dalla fucoxantina, un antiossidante presente nell’alga wakame che potrebbe (secondo studi preliminari) facilitare la perdita di peso. Fonte di Omega-3 (utili alleati per combattere infiammazioni, stati di ansia e sintomi dell’artrite) e di sali minerali (necessari per un ottimale bilanciamento ormonale), l’alga wakame, se consumata regolarmente, potrebbe essere una valida fonte di sostanze nutritive positive.

Controindicazioni

Per la quantità di iodio contenuta, è bene consultare il proprio medico prima di consumare alga wakame in caso di problematiche legate alla tiroide. Come ogni altro alimento, è sconsigliato farne un consumo smodato ed è sempre bene ricordare che per un’alimentazione sana ed equilibrata bisogna considerare la propria condizione di salute generale e in caso di dubbi consultare il proprio medico di base o un nutrizionista.

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