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La Guida Completa al “Cannavacciuolo Vineyard”: L’Esperienza Gastronomica in Toscana

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Un Viaggio Sensoriale a Terricciola: Tra Sapori Toscani, Stellati e la Maestria dello Chef Marco Suriano
Il Cannavacciuolo Vineyard, il ristorante stellato di Antonino Cannavacciuolo a Terricciola (PI), offre un’esperienza culinaria che va oltre la semplice degustazione. Nascosto nel cuore della Toscana, nel paesino di Casanova, il ristorante, all’interno della struttura Laqua Vineyard, è un vero e proprio palcoscenico per un’arte gastronomica che unisce influenze toscane, liguri, campane e piemontesi. Con una stella Michelin conquistata in soli cinque mesi, il ristorante si distingue per l’ambiente moderno e accogliente, il servizio impeccabile e, soprattutto, una cucina che è un tributo al territorio e alla maestria dello chef.

L’Atmosfera: Tra Teatralità e Cucina a Vista
Appena si entra, si viene accolti da una sala che ricorda un set teatrale, dominata da tonalità di nero e legno con tocchi di rosso caldo. Un’atmosfera rigorosa, ma al tempo stesso moderna e accogliente. Un elemento di grande fascino è la cucina a vista, che permette agli ospiti di osservare lo chef Marco Suriano all’opera. La sua precisione e la calma che si respira, lontano dalle atmosfere nevrasteniche di altre celebri cucine, rendono l’attesa per ogni portata parte integrante dell’esperienza. Il servizio di sala, guidato dal maître Francesco Cotza e dal sommelier Lorenzo Nesi, è attento e mai invadente, garantendo un ritmo perfetto tra le portate.

I Menù e il Viaggio del “Prologo”
Il ristorante offre tre opzioni di menù: due degustazione (Prologo e Interludio, più una versione vegetariana) e un menù à la carte. Il percorso degustazione “Prologo” inizia con un aperitivo che reinterpreta il finger food toscano, come la sfera di pappa al pomodoro e una tartelletta di baccalà. Il benvenuto dello chef è un omaggio alla terra, con una foglia di vite in tempura e un grissino di ceci che richiama la “cecina” pisana. Tra le portate principali si distinguono lo scampo scottato con fagiolo scritto lucchese e il risotto, un piatto ispirato ai ricordi d’infanzia dello chef Suriano, che incanta per la sua complessità e il suo sapore, talmente goloso da meritare una “scarpetta” con la focaccia casereccia.
La Bestia Nera e la Maestria di Chef Suriano
Anche un piatto difficile come il piccione, spesso non amato da tutti, diventa una rivelazione. Lo chef lo propone arrosto, farcito con il prebuggiun ligure, e lo accompagna con patate, mela verde, rabarbaro e lampone, riuscendo a renderlo delizioso anche per i palati più scettici.

Dopo un sontuoso carrello di formaggi, il pasto si conclude con un dolce, come il latte in piedi rivisitato ai frutti di bosco, accompagnato da un pregiato moscato. A fine cena, lo chef Marco Suriano, ligure d’origine, racconta la sua filosofia: una cucina mediterranea che celebra i prodotti del territorio, in un’armoniosa fusione tra la sua Liguria e la tradizione campana e piemontese di Cannavacciuolo. Il suo obiettivo è semplice, ma potente: far sì che ogni cliente riesca a percepire la singolarità di ogni ingrediente.
La Storia e la Visione di un Giovane Talento
Marco Suriano, con alle spalle esperienze internazionali e anni di lavoro a fianco di Cannavacciuolo, ha realizzato il suo sogno d’infanzia diventando head chef del “Cannavacciuolo Vineyard”. La stella Michelin, arrivata in tempi record, non ha fatto che confermare il suo talento. La sua cucina è un’esplorazione continua di sapori e combinazioni, un dialogo tra le diverse tradizioni culinarie che hanno segnato il suo percorso. Il ristorante è stagionale, chiudendo a novembre per riaprire in primavera, rendendo ogni visita un’esperienza ancora più esclusiva e attesa.
