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“Se tu non ridi più”: Il Giallo Profondo di Barbara Perna tra Giustizia, Ironia e Redenzione
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“Se tu non ridi più”: Il Giallo Profondo di Barbara Perna tra Giustizia, Ironia e Redenzione
Il Nuovo Romanzo di Barbara Perna, un Giallo che Tocca l’Anima
Arriva nelle librerie “Se tu non ridi più”, il nuovo attesissimo romanzo di Barbara Perna, edito da Bompiani. L’autrice, nota al pubblico non solo per la sua vena letteraria ma anche per la sua professione di giudice al Tribunale di Roma, ci regala un giallo intenso capace di esplorare sentimenti profondi e temi sociali spesso dimenticati. Il tutto è avvolto da un velo di sottile ironia, che la stessa Perna definisce “un balsamo contro la sofferenza”, una scelta stilistica che rende la narrazione al tempo stesso toccante e accessibile.
Amalia Carotenuto: La Nuova Investigatrice e Il Legame con l’Autrice
Dopo il successo della trilogia di Annabella Abbondante, “Se tu non ridi più” introduce una nuova figura investigativa: Amalia Carotenuto. Barbara Perna spiega il legame profondo con le sue protagoniste: entrambe nascono dalla sua sensibilità e dalla volontà di esprimere la propria visione del mondo. Le accomuna la ricerca incessante di giustizia e verità, e la forza con cui affrontano le sfide del destino. Tuttavia, Amalia si distingue per un carattere più introverso e per la tendenza a interiorizzare il dolore, anche a causa di un trauma subito, a differenza dell’estroversa Annabella.
Dalla Magistratura alla Scrittura: La Creatività Come “Ancora di Salvezza”
La scelta di Barbara Perna di affiancare alla sua stimata carriera di magistrato quella di scrittrice è dettata da una profonda esigenza creativa. “Per me scrivere è dar sfogo alla creatività”, afferma l’autrice, che ha coltivato fin da ragazzina una vena artistica suonando, scrivendo poesie e recitando. La scrittura è diventata la sua “ancora di salvezza”, specialmente durante il periodo della pandemia. Questo percorso le ha permesso di raccontare il suo complesso lavoro in maniera diversa: più leggera, ma mai superficiale, offrendo una prospettiva unica sul mondo della giustizia.
Il Significato Nascosto nel Titolo: Un Ponte tra Medea e Scelte Narrative Audaci
Il titolo del romanzo, “Se tu non ridi più”, è una citazione diretta dalla Medea di Euripide. Questa scelta non è casuale per la Perna, che ha un ricordo vivido delle tragedie classiche e in particolare di Medea, un personaggio controverso capace di scelte non convenzionali. Questo si riflette nelle sue audaci “scelte narrative scomode”: l’autrice non esita ad adottare il punto di vista dell’assassino, cercando di svelare la persona oltre il reato. Inoltre, indaga il dolore dei familiari dell’assassino, spesso un dolore poco riconosciuto socialmente, mostrando una profondità psicologica rara nel genere giallo.
Il Carcere Oltre la Detenzione: Un Tema Cruciale per la Giustizia e l’Umanità
Un altro tema centrale che attraversa la narrazione è il carcere, inteso non solo come luogo di detenzione ma come potenziale luogo di redenzione. Barbara Perna riflette sulla Costituzione italiana, che prevede che la pena debba essere funzionale al recupero del soggetto. L’autrice si è documentata ampiamente sulla realtà carceraria, riconoscendo la difficoltà di un reale recupero. Anche in questo caso, la sua scelta narrativa è complessa: la stessa protagonista Amalia, pur essendo un avvocato, mostra scetticismo sulla possibilità di rinascita per i detenuti. È un tema che sta molto a cuore alla giudice scrittrice, e che desidera approfondire in futuri progetti letterari, sottolineando l’importanza di una riflessione profonda sulla giustizia e l’umanità.