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Cosa mangiare d’estate: gli alimenti che aiutano a combattere il caldo

Bere tanta acqua sì ma anche prediligere verdure a foglia larga e tenersi lontano dagli alcolici

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cetrioli mangiare sano e contro il caldo

La migliore arma contro il caldo è l’alimentazione: cosa mangiare d’estate

Cosa è meglio mangiare o non mangiare d’estate per stare bene? La stagione estiva inizia a farsi sentire in tutta la sua afa e “spezza” metaforicamente le ginocchia alla Penisola. Per quanto possa sembrare scontato, mangiare e bere in maniera adeguata attenendosi al canovaccio estivo della cucina e della stessa natura non è abitudine tanto solita per migliaia di italiani che spesso e volentieri infrangono le “buone regole” senza nemmeno saperlo.

Al di là del più classico consiglio che invita a consumare il più possibile frutta e verdura di stagione, che hanno un loro perché, esistono delle vere e proprie linee guida per combattere afa e caldo a tavola.

Mangiare bene e mangiare sano per combattere il caldo

Alimenti pesanti, frutta invernale, piatti caldi, complessi, difficili da digerire: il rischio di incappare in una giornata “rovinata” dalla difficile digestione e da una sudorazione eccessiva, d’estate, è dietro l’angolo. Vero è che ognuno è libero di consumare ciò che vuole quando vuole ma esistono veri e propri consigli al consumo che possono tornare utili per contrastare il caldo estivo a partire da un’adeguata alimentazione.

Vien da sé che mangiare un piatto di lasagne, caldo, con formaggio filante, al sole, con 38° gradi all’ombra non è proprio ciò che ci si immaginerebbe come “pasto anti caldo”. Non tutti gli alimenti, non tutti i modi di cucinare e non tutti i frutti così come le verdure risultano essere efficaci contro il caldo patito dal corpo che, per questo, necessita di un aiuto mirato in termini di nutrienti. D’estate nemmeno il migliore dei deodoranti potrà venire incontro alla sudorazione eccessiva dovuta alle alte temperature ma al di là dell’accorgimento puramente “estetico” non bisogna dimenticare il perché della sudorazione, essenziale per l’eliminazione dal corpo delle tossine ma anche per regolare la temperatura interna del corpo.

La sudorazione: perché è importante aiutarla e non combatterla

Sbagliatissimo sarebbe pensare di contrastare la sudorazione più di aiutarla invece, in quanto importantissimo processo fisiologico. La sua diretta e spiacevole conseguenza potrebbe però costare un’eccessiva espulsione di liquidi e sali che devono essere reintegrati nell’organismo attraverso bevande, frutta e verdura. Essenziali possono risultare essere in questo caso proprio le verdure estive che la natura ci offre non per caso: dalle diverse verdure a foglia larga e verde a pomodori, meloni, angurie, cetrioli. Alimenti tutti particolarmente acquosi e freschi nonché ipocalorici, di facile digestione, che sono capaci di andare a reintegrare tutti i liquidi e i sali persi con il sudore ma anche in grado di aiutare l’organismo vittima di stanchezza e più frequenti cali di pressione proprio dovuti al caldo. A questo titolo, d’estate può risultare particolarmente salutare il consumo delle verdure a foglia larga che tra tutti i minerali reintegrano soprattutto magnesio e potassio.

Piccoli consigli per grandi benefici: pasti più piccoli, più numerosi e niente alcolici. Cosa mangiare in estate

Altri piccoli accorgimenti a margine di una sana alimentazione anti caldo c’è ovviamente l’invito a bere acqua, sempre e tanto proprio in ragione di una sudorazione più importante del corpo. Ottimale sarebbe poi tenersi lontano dal consumo di alcolici, bibite zuccherate ma anche ridurre il consumo di carni rosse e insaccati: i primi stimolano una sudorazione già più importante aumentando il rischio di disidratazione; i secondi, complessi, con le loro calorie e i loro grassi saturi non apportano benefici. Al posto della carne è più consigliato consumare pesce, molto più leggero. In ultimo, si consiglia durante l’estate (ma sarebbe buona abitudine farlo tutto l’anno) ridurre il sale a cui si aggiungono i benefici di “pasti unici” molto più freschi e leggeri rispetto ad un numero indefinito di portate diverse e l’abitudini di consumare piccoli pasti in più occasioni della giornata per evitare affamate abbuffate concentrate in 3 momenti.

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