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TV e SPETTACOLO

Eleonora Daniele e il ricordo del fratello Luigi, affetto da autismo: “Per lui in tv usavo parole più semplici e dirette”

Il ricordo, il dolore e la gioia della conduttrice di Storie Italiane che ora continua a combattere al fianco delle famiglie con la sua associazione Life Inside

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Eleonora Daniele e il ricordo del fratello Luigi, affetto da una grave forma di autismo

Eleonora Daniele si apre a cuore aperto sulla sua storia personale alla luce dell’uscita del suo libro, Quando ti guardo negli occhi: un toccante racconto biografico dedicato al suo passato e alla memoria del fratello Luigi, affetto da una grave forma di autismo e morto nel 2015.

Quando ti guardo negli occhi: il libro di Eleonora Daniele

Eleonora Daniele, celebre conduttrice di Storie Italiane che in questi giorni ha dovuto fare i conti con la drammatica scomparsa della zia Elsa, si è lungamente raccontata a Il Giornale entrando nei dettagli di quello che è stato il suo percorso di vita al fianco del fratello Luigi, morto nel 2015, e affetto da una grave forma da autismo. Una patologia di cui ai tempi si conosceva ben poco e con la quale anche la Daniele ha dovuto imparare a convivere e vivere al fianco del fratello tra piccole ed immense gioie ma anche grandi dolori. Tutto questo ora è racchiuso nelle pagine del suo libro, Quando ti guardo negli occhi, frutto di un desiderio nato insieme a sua figlia Carlotta: “La gravidanza mi ha fatto scattare la molla – racconta la Daniele – Mi ha fatto capire come si sentiva mia madre quando le è nato quel figlio, quando ha dovuto combattere contro i pregiudizi, l’ignoranza, l’inesistenza di diagnosi e cure“.

Eleonora Daniele: “Mi ha insegnato a capire l’animo umano”

Lo vuole “gridare al mondo intero” cosa è stata e come è stata la vita al fianco del suo amatissimo fratello Luigi: “Lui non è stato una zavorra ma un dono immenso. Non lo dico da buonista o idealista, ma da chi ha vissuto questa esperienza in prima persona“, racconta la Daniele nel corso dell’intervista sul fratello Luigi che, come dice, ‘non poteva fare nulla se non esistere‘. Così, parlando del fratello: “Lui non pronunciava una sillaba, ma quello che provava te lo diceva con gli occhi e con i sorrisi. [..] Ho imparato a capirlo, a gestirlo, a prevenire quei momenti [di buio e rabbia, NdR.] anche per sopravvivere: non ti faceva entrare facilmente nel suo mondo, ma se ci riuscivi, era per sempre“. Un’infanzia affatto facile quella della Daniele, divisa tra l’essere una bambina e il dover essere fin da sempre adulta al fianco di Luigi, un dovere che l’ha segnata, temprata e che ringrazia: “Il dono più grande che mi ha lasciato è la capacità di capire l’animo umano, entrare in contatto con le persone“. E sul finale dell’intervista, un aneddoto relativo a Luigi che l’ha sempre guardata in tv: “Mentre conducevo pensavo a quale tono sarebbe stato adatto a lui, sceglievo le parole più semplici e dirette. Questo mi ha aiutata a usare un linguaggio che tutti gli spettatori possano comprendere“.

Eleonora Daniele: la morte di Luigi e la nascita di un’associazione

Non dimentica poi quella mattina in cui al telefono è stata raggiunta dalla telefonata che la informava della morte di Luigi: “È stato un dolore atroce. Sono rimasta paralizzata per giorni. Per tornare in video ho dovuto sdoppiarmi [..] dicono che il tempo lenisca il dolore, ma invece il mio è identico ogni giorno. Soprattutto perché è morto senza essere malato“. E ora, ad anni di distanza dalla morte del fratello, la battaglia di Eleonora Daniele continua: “Ho creato un’associazione con le mie sorelle. Si chiama Life Inside: aiutiamo familiari e associazioni, finanziamo progetti, corsi di linguaggio e inserimento nel mondo lavorativo. Quello che avrebbe dovuto fare mio fratello da piccolo“.

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