Biografie
Giuliano Gemma, carriera, vita privata, moglie, figli, causa della morte, cicatrice zigomo sinistro

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Giuliano Gemma (età: 75 anni al momento della morte), nato a Roma il 2 settembre 1938, è stato uno degli attori più affascinanti e indimenticabili del cinema italiano. Fin dalla sua giovane età, la sua vita sembrava predestinata a incrociare il destino e l’avventura. Ancora bambino, rimase coinvolto in un’esplosione accidentale di un ordigno bellico che gli lasciò una cicatrice ben visibile sullo zigomo sinistro, un segno distintivo che divenne parte integrante del suo fascino. Con un fisico scolpito, ereditato dalla sua passione per la ginnastica, la boxe e l’attrezzistica, e un sorriso sicuro e beffardo, Gemma incarnò perfettamente l’eroe avventuroso nell’immaginario collettivo, diventando uno degli uomini più desiderati e ammirati.

Gli Inizi della Carriera: Dallo Stuntman al Protagonista
La passione di Gemma per il cinema fu precoce e profonda, tanto da portarlo a fare di Burt Lancaster il suo idolo. A soli 18 anni, iniziò la sua gavetta come stuntman e comparsa, un percorso che lo vide partecipare a produzioni di altissimo livello. Lo si può notare in ruoli minori in capolavori come “Venezia, la luna e tu” (1958) di Dino Risi, l’epico “Ben-Hur” (1959) di William Wyler e il celebre “Il gattopardo“ (1963) di Luchino Visconti.
Fu proprio sul set di quest’ultimo film, dove interpretava un generale garibaldino, che ebbe l’opportunità di conoscere il suo idolo Burt Lancaster. La sua grande svolta arrivò grazie al regista Duccio Tessari, che, avendolo notato in una piccola parte, gli affidò il suo primo ruolo da protagonista in “Arrivano i Titani” (1962), lanciandolo definitivamente nel mondo del cinema.
Il Successo Negli Spaghetti Western e l’Identità di un Eroe
Con il passare degli anni Sessanta, Giuliano Gemma legò indissolubilmente il suo volto a una vasta gamma di generi cinematografici, dal peplum storico-mitologico alla fantascienza, dalla spy story al comico. Tuttavia, fu con il genere spaghetti western che raggiunse l’apice della popolarità, interpretando con lo pseudonimo di Montgomery Wood il ruolo di Ringo, un eroe solitario e affascinante che divenne un’icona in tutto il mondo. La sua figura del prode coraggioso e combattente non si limitò al western, ma si estese anche in commedie come “Il maschio ruspante” (1973) e “Quando le donne avevano la coda” (1974), dove seppe conquistare il pubblico femminile con il suo fascino.
La Svolta Drammatica e i Premi Internazionali
Con gli anni Settanta, la carriera di Gemma ebbe un’ulteriore impennata, orientandosi verso ruoli più intensi e drammatici. Questa transizione fu riconosciuta e premiata con il David di Donatello Speciale per la sua straordinaria interpretazione di Mathis ne “Il Deserto dei Tartari” (1976) di Valerio Zurlini. Seguirono altri importanti riconoscimenti, come la Grolla d’Oro per “Corleone” (1977) e i premi per “Il prefetto di ferro” (1977) e “Un uomo in ginocchio” (1978). La sua fama superò i confini nazionali, rendendolo un vero e proprio divo internazionale. In Giappone, divenne il testimonial di una casa di moda e della Suzuki, che lanciò due scooter con il suo nome.
Vita Privata, figli, matrimoni
La vita privata di Giuliano Gemma è stata caratterizzata da una solida dedizione alla famiglia, sebbene non priva di eventi significativi e talvolta drammatici. L’attore ha sempre mantenuto un profilo discreto, preferendo che a parlare fosse il suo lavoro, ma alcuni dettagli della sua esistenza hanno contribuito a plasmare la sua immagine pubblica.
Gemma è stato sposato due volte. La sua prima moglie è stata Natalia Roberti, con la quale ha avuto due figlie: Vera e Giuliana. La loro vita familiare fu segnata da una tragedia, la prematura scomparsa di Natalia nel 1995. Nonostante il dolore, Giuliano Gemma si è dimostrato un padre amorevole e presente, cercando di colmare il vuoto lasciato dalla moglie e supportando le figlie nel loro percorso di crescita.

Nel 1997, ha ritrovato la felicità sposando in seconde nozze la giornalista Daniela “Baba” Richerme, con la quale ha vissuto i suoi ultimi anni a Cerveteri.
Giuliano Gemma: Gli Ultimi Anni
Nel corso degli anni Ottanta e Novanta, Giuliano Gemma continuò a lavorare senza sosta. Interpretò l’iconico Tex Willer nel film omonimo (1985) e prese parte al capolavoro di Mario Monicelli “Speriamo che sia femmina” (1986). Non disdegnò neanche la televisione, regalando al pubblico squisite parodie di sé stesso in show come “I Promessi Sposi” del celebre trio Lopez-Marchesini-Solenghi.
La sua carriera, che lo vide recitare in innumerevoli film e fiction, si concluse tragicamente il 1° ottobre 2013, quando l’attore perse la vita in un grave incidente stradale a Cerveteri, vicino Roma. Giuliano Gemma, l’attore dal segno profondo nello zigomo sinistro, è un capitolo indelebile del cinema italiano, un’icona di coraggio, fascino e talento che ha saputo incarnare i sogni e le avventure di intere generazioni.
