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Quanto costano le borse di Alviero Martini, Armani e Dior?

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Alviero Martini, Armani e Dior, brand di lusso, prezzi di vendita altissimi e un basso costo di produzione, perché?

Negli ultimi mesi, un’inchiesta dei carabinieri ha rivelato dettagli scioccanti sui costi di produzione e le condizioni di lavoro dietro alcune delle borse di lusso più iconiche, prodotte da marchi come Alviero Martini, Armani e Dior. Queste rivelazioni hanno sollevato dubbi etici significativi su come queste aziende gestiscono la loro produzione.

Alviero Martini

L’indagine ha mostrato che la produzione di borse e accessori del marchio Alviero Martini avveniva in opifici gestiti da lavoratori cinesi in condizioni di sfruttamento. I costi di produzione per un accessorio erano di circa 20 euro, mentre il prezzo di vendita raggiungeva i 350 euro. Gli operai lavoravano in nero, in ambienti privi di sicurezza e igiene, spesso vivendo nello stesso luogo di lavoro. Dopo l’inchiesta, la Alviero Martini Spa è stata posta sotto amministrazione giudiziaria per non aver controllato adeguatamente i suoi fornitori​.

Armani

Anche la produzione delle borse Armani è finita sotto scrutinio, con la Giorgio Armani Operations Spa posta in amministrazione giudiziaria. La produzione avveniva in laboratori cinesi, dove i lavoratori operavano senza adeguate misure di sicurezza e senza essere sottoposti a visite mediche. I costi di produzione per una borsa venduta a 1.800 euro erano di circa 93 euro. La mancanza di controlli ha facilitato il caporalato, con operai costretti a lavorare in condizioni pericolose e insalubri.

Dior

La Manufactures Dior Srl è stata l’ultima a finire sotto inchiesta, con operai che producevano borse a un costo variabile tra 35 e 70 euro, vendute poi a circa 2.600 euro nei negozi di lusso. Anche qui, le condizioni di lavoro erano pessime, con ambienti insalubri e sfruttamento dei lavoratori. La Pelletteria Elisabetta Yang e la New Leather, subappaltatori della produzione, sono state accusate di evasione fiscale e sfruttamento lavorativo.

Impatto sulla reputazione

Nonostante queste rivelazioni, la reputazione dei marchi di lusso non sembra aver subito un impatto significativo. Secondo Andrea Barchiesi di Reputation Manager, queste crisi tendono a rimanere limitate agli addetti ai lavori e non raggiungono un’ampia diffusione mediatica, riducendo così l’impatto sull’immagine pubblica delle aziende coinvolte. L’esito giudiziario e la percezione pubblica nel lungo termine saranno determinanti per capire se queste inchieste avranno conseguenze più gravi sulla reputazione di questi brand .

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