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Irene Pivetti: Dalla Presidenza della Camera alla Vita da Mille Euro al Mese

Irene Pivetti, un tempo la più giovane Presidente della Camera nella storia d’Italia, a 62 anni si ritrova a raccontare una vita lontana dai fasti della politica. Dopo aver ricoperto il prestigioso incarico a soli 31 anni, la sua carriera ha preso una svolta drammatica, culminata in un periodo di grave difficoltà economica. In una recente intervista, ha rivelato: “Non mi vergogno a dire che non avevo i soldi per mangiare.” La sua situazione è precipitata in seguito a due inchieste giudiziarie che hanno compromesso la sua immagine e l’hanno costretta a reinventarsi.

Le Vicende Giudiziarie e il Crollo Finanziario
I problemi legali di Irene Pivetti sono iniziati nel 2020. La prima inchiesta riguardava l’importazione di mascherine dalla Cina per un valore di 35 milioni di euro, rivelatesi poi contraffatte e non a norma. La seconda vicenda, ancora più pesante, l’ha vista coinvolta nella presunta finta vendita di tre Ferrari a un’azienda cinese per sottrarle al fisco. Quest’ultima accusa le è costata una condanna in primo grado a 4 anni di reclusione e il sequestro di circa 3,4 milioni di euro. Questi eventi hanno avuto un impatto devastante: “Ho venduto tutto quello che potevo ai rigattieri, anche i regali di nozze”, ha confessato, descrivendo un periodo in cui ha dovuto chiedere aiuto alla Caritas.

La Rinascita in Cooperativa: “Non Mi Sento Caduta”
Con la sua credibilità distrutta e le porte del mondo delle consulenze chiuse, Irene Pivetti si è ritrovata “completamente sola”. La soluzione è arrivata da una cooperativa, la Mac Servizi, dove ha trovato lavoro in un ristorante sociale a Monza. Sebbene il suo stipendio attuale sia di circa mille euro al mese, Pivetti ha dichiarato con fierezza: “Non mi sento caduta per niente, sono molto contenta di quello che sto facendo”.
L’ex politica si è rimboccata le maniche, dimostrando una resilienza inaspettata. Oggi si dedica principalmente a progetti culturali con l’associazione Amicizia Italia-Cina, aspettando l’esito dei suoi procedimenti legali. La sua storia è un racconto di caduta e rinascita, che mette in luce la fragilità della notorietà e la forza della dignità.
