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Cinema e Teatro

🎭 La Vedova Scaltra di Goldoni al Quirino: Caterina Murino Incarna la Rivoluzione Femminile

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caterina murino

L’opera, punto di svolta tra la Commedia dell’Arte e la commedia di carattere, torna in scena con la regia di Giancarlo Marinelli. La performance di Caterina Murino nei panni di Rosaura esalta l’attualità del tema della donna fiera e padrona del proprio destino.

Il Valore Storico della Commedia Goldoniana

“La vedova scaltra” di Carlo Goldoni, in scena al Teatro Quirino con protagonista Caterina Murino, non è solo un classico, ma un’opera di fondamentale valore storico. Rappresenta infatti il punto di passaggio cruciale nella riforma goldoniana del teatro, segnando l’abbandono della Commedia dell’Arte basata sull’improvvisazione in favore della commedia di carattere. Questo nuovo genere teatrale si focalizza sulla rappresentazione di personaggi psicologicamente definiti, con un tratto o difetto esagerato, piuttosto che su intrecci unicamente complessi.

caterina murino in la vedova scaltra di goldoni
Caterina Murino in La vedova Scaltra di Goldoni

Rosaura: La Protagonista del Proprio Destino

Scritta nel 1748, “La vedova scaltra” introduce un tema di stringente attualità: quello della donna fiera e corteggiata, protagonista del proprio destino. Il personaggio di Rosaura (interpretata da Caterina Murino, giudicata “perfetta”) decide e manipola abilmente la scena, guidata dai propri sentimenti anziché dalla pura razionalità.

La Trama: Rosaura, giovane e ricca vedova veneziana, è corteggiata da quattro pretendenti che rappresentano quattro diverse nazioni, simboleggiando i vizi e le virtù europee:

  1. Milord Runebif (inglese): Eccessivamente generoso (le regala un diamante).
  2. Monsieur Le Bleau (francese): Troppo galante (le invia un ritratto).
  3. Don Alvaro di Castiglia (spagnolo): Appena rispettabile (le invia l’albero genealogico).
  4. Conte di Bosco Nero (italiano): Appassionato (le invia una lettera d’amore gelosa).

Rosaura, indecisa, decide di mettere alla prova la fedeltà dei quattro, mascherandosi da loro connazionale attraente. Solo il Conte italiano si dimostrerà fedele, e sarà lui a sposarla.

Un Capolavoro di Architettura Comica e Satira

caterina murino
Caterina Murino

La messa in scena, con la regia di Giancarlo Marinelli (in programma fino al 7 dicembre), è definita un “capolavoro dell’architettura comica e storica goldoniana”. L’aspetto comico è esaltato dalla recitazione, in particolare quella di Arlecchino (interpretato da un “più che ottimo” Enrico Bonavera), la cui satira si concentra sul confondere, per interesse economico, servitori e padroni.

L’elemento storico risiede nel forte richiamo all’immortalità di Venezia, città nella quale si svolge la commedia. Il lavoro, il terzo nell’opera di riforma del teatro di Goldoni, si conclude in maniera tipica dell’autore, confermandone l’assoluta rivoluzione.

A fianco della Murino e di Bonavera, il cast d’eccezione include Giorgio Borghetti, Mino Manni, Patrizio Cigliano e Serena Marinelli. Le scenografie di Fabiana Di Marco e i costumi di Nicolao Atelier Venezia contribuiscono all’atmosfera, con particolari giochi di luce che simulano i movimenti dell’acqua della laguna. Lo spettacolo riesce a divertire il pubblico pur inducendolo a riflettere sulle debolezze e i vizi umani.

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