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Moda

L’Installazione che Sfida le Consuetudini alla Milano Fashion Week

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Cesvi, Factanza Media auto distrutta grandine

In pieno stile della Milano Fashion Week, dove il glamour si mescola all’arte e l’alta moda incontra il design innovativo, una particolare installazione ha catturato l’attenzione transennando la consueta passerella con un messaggio potente e provocatorio.

Immaginate di passeggiare per la vivace via Paolo Sarpi, il cuore pulsante dell’innovazione e della creatività milanese, quando il vostro sguardo viene catturato da un’auto rossa, ma non una qualsiasi.

Questa è terrorizzata, massacrata da giganteschi chicchi di grandine, non resti di un qualche cataclismatico incidente stradale, ma il fulcro di una provocazione artistica e ambientale di grande impatto.

Cesvi, Factanza Media e Mirror, con questa installazione, lanciano un messaggio tanto semplice quanto imperativo: il cambiamento climatico esiste, è qui e sta già facendo danni.

Il cambiamento climatico non esiste, proclama ironicamente la scritta che campeggia sull’installazione, a testimonianza di quanta strada ci sia ancora da fare per sensibilizzare l’opinione pubblica globale su questa tematica. Ma l’ingegnoso trio non si ferma qui. A pochi passi dall’automobile devastata, un totem multimediale prosegue il racconto, mostrandoci l’impattato devastante che i cambiamenti climatici stanno avendo sul pianeta. Con un focus particolare sul Pakistan, il totem narra la storia di uno dei paesi simbolo dell’ingiustizia climatica.

Le statistiche sono sconvolgenti: alluvioni che nel 2022 hanno sommerso un terzo del Paese, decine di milioni di persone colpite, milioni costrette ad abbandonare le proprie case. E l’emergenza continua, dilaga nel Punjab con piogge estreme che hanno colpito centinaia di migliaia di persone. Quest’intrigante collocamento durante la Milano Fashion Week è un colpo di genio.

Come sottolineato da Gloria Zavatta, presidente di Cesvi, cogliere l’opportunità di una così grande visibilità per portare all’attenzione un tema di vitale importanza, quali gli effetti devastanti del cambiamento climatico, sottolinea quanto sia imprescindibile affrontare e combattere queste tematiche urgenti.

La scelta non è casuale: Milano, fulcro della moda, si dimostra sempre più sensibile alle tematiche legate alla sostenibilità. La provocazione artistica, quindi, non solo incita alla riflessione e alla presa di coscienza, ma pone Milano e il mondo della moda a un bivio: ignorare l’evidenza o prendere una posizione attiva nel combattere per un futuro più sostenibile.

In un’epoca in cui i confini tra arte, moda e attivismo si fanno sempre più sfumati, questa installazione ricorda efficacemente che il cambiamento climatico non è solo un problema ambientale, ma un crocevia di ingiustizie sociali, economiche e umanitarie che necessita di una risposta globale, coraggiosa e immediata.

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