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TV e SPETTACOLO

Né nuda, né vestita: il paradosso di Chiara Ferragni

L’influencer ha voluto lanciare un messaggio soprattutto a sé stessa

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Chiara indossa Chiara e parla di Chiara: il monologo in versione Ferragni è un messaggio allo specchio

A scuotere il pubblico dai primi assopimenti da Festival ci ha pensato Chiara Ferragni con la sua seconda discesa di scalinata. Alle ore 23:30 il teatro Ariston ha sussultato alla vista di due capezzoli, temendo il meglio e il peggio insieme. Era solo un disegno, ha rassicurato in fretta Chiara, che forse poteva attendere la fine del suo monologo, così, per sfruttare lo shock. Anche perché una volta che lo scandalo è stato spento, è arrivato il tempo del contenuto.

L’Ariston non è Instagram

Aveva annunciato un messaggio forte, in difesa delle donne. Alla fine ha parlato di sé. Nulla di male, ma la donna più seguita al mondo poteva mostrarsi più generosa e donare in beneficenza qualche parola in più. Poteva includere, invece ha escluso quasi tutto al di fuori di sé. Si è anche commossa Chiara, raccontando a tutta Italia, ma soprattutto raccontandosi la sua stessa storia.

Il pathos stenta a decollare

Lo stupore più grande è che i pensieri profondi e intimi di lady Ferragni sono gli stessi di tutti noi comuni mortali e con pochi follower. Nessun lato davvero oscuro, nessun drammone inedito. Insicurezze e fragilità, umanissime, ma comunissime. Nonostante questo, si fatica ad immedesimarsi in lei, perché provata, in fondo, non lo sembra più di tanto. È fiera di quel che è Chiara, giustamente, e questa sera ha messo la sua personale ciliegina su una personalissima torta. Il resto, però, interessa davvero? Il dubbio un po’ c’è.

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