Orietta Berti, sfogo su Instagram: il messaggio ai genitori di Antonella Fiordelisi
Sono noti a tutti i pregressi rapporti tesi tra Orietta Berti, opinionista di questa edizione del GF Vip 7, e i genitori di Antonella Fiordelisi. Rapporti tesi che si sono acuiti nel tempo anche alla luce dei numerosi scontri in diretta tra la Berti e l’ormai ex concorrente, eliminata nel corso dell’ultima puntata di lunedì scorso.
Gli scontri in puntata e la lettera della madre di Antonella a Pier Silvio Berlusconi
Sono stati numerosi gli scontri tra Orietta Berti e Antonella Fiordelisi e sono andati in scena in diretta al GF Vip 7 fino all’ultimo, sino al momento dell’eliminazione della concorrente lunedì scorso. La Berti ha sempre commentato negativamente l’arroganza, a suo dire, della Fiordelisi e spesso sono volate parole molto forti tra loro. Di fronte alle lacrime post-puntata, regolarmente, della figlia Antonella, anche li stessi genitori della Fiordelisi hanno deciso di intervenire.
Orietta Berti, sfogo contro i genitori di Antonella Fiordelisi: “Non commento le volgarità , le falsità e le cattiverie della famiglia di Antonella”
Prima i commenti sui social, sprezzanti nei confronti di Orietta Berti, poi la lettera della madre di Antonella a Pier Silvio Berlusconi con commenti piccanti sull’opinionista. Un’opinionista demolita nel suo ruolo ma anche nella persona e nella cantante. A tutto questo replica però ora la Berti, con parole pubblicate da lei su Instagram: “Non commento le volgarità , falsità e le cattiverie che la famiglia di Antonella hanno avuto nei miei riguardi e dei miei famigliari, e che saranno state dettate da una uscita infelice, dall’ambizione o forse dall’aver preso troppo seriamente (e a volte con poca sportività ) un gioco tv che come tale deve rimanere“.
Si toglie qualche sassolino dalla scarpa la Berti che sembra rivolgersi proprio ai genitori di Antonella, passando attraverso un appello ai follower: “Dialogate con educazione, siate curiosi e ricordatevi che nella vita non serve né l’arroganza, né la supponenza, né il recitare una parte che non vi appartiene“.