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🎶 Ornella Vanoni: La Diva Malinconica e Ribelle Che Non Si Arrese Mai
L’omaggio di Aldo Cazzullo alla “più moderna cantante italiana”, eterna figura di nevrosi, profondità nascosta e amore tormentato per Milano, Strehler e Paoli.
Ornella Vanoni non era solo, con Mina, la più grande cantante italiana, ma la più moderna. La sua arte cantava la nevrosi, la malinconia e l’inquietudine, elementi che la distinguevano dall’Italia sorridente del Dopoguerra.

Quella che appariva come leggerezza era in realtà profondità chirurgica. In un’epoca in cui molti artisti si ritirano, Ornella Vanoni, nell’ultima fase della sua carriera, ha scelto di “darsi di più”, raccontandosi giorno per giorno, anche grazie alla televisione (con Fabio Fazio).
💔 Gli Amori Formativi e Dolorosi

La sua vita è stata segnata da due grandi amori, entrambi figure titaniche della cultura italiana, che l’hanno formata ma le hanno lasciato un dolore profondo:
- Giorgio Strehler: Il più importante artista teatrale, che paradossalmente la trasformò in cantante. La loro rottura fu dovuta alla cocaina, non compatibile con lo stile di vita di Ornella, che aveva semmai bisogno di calmarsi.
- Gino Paoli: Il primo cantautore, per il quale scrisse “Senza fine”. La loro relazione finì in modo drammatico quando la moglie di Paoli e Ornella si trovarono insieme e gli chiesero di scegliere. Paoli fuggì, e fu Ornella a scegliere di allontanarsi.
Un Settera o un Boxer? Dopo che Paoli si sparò al cuore, Ornella andò a trovarlo. Lui la definiva: “Sembra un setter, invece è un boxer.” (Intendendo che appariva elegante ma era dolce e affettuosa).
👧 La Ferita del Padre
Ornella Vanoni sosteneva che l’uomo che l’aveva amata di più era suo padre, ricordandolo come colui che si buttava su di lei per proteggerla dai bombardamenti di Milano. Questo ricordo la “salvò e la rovinò”, facendole credere a lungo che tutti gli uomini dovessero essere disposti a morire per lei.
🌃 Milano, Carriera e Ironia
- Milano: Nonostante si sentisse tradita o non più corrisposta dalla Milano che stava cambiando, non ha mai smesso di amarla. In gioventù, con Strehler, girava le osterie per le “Canzoni della mala”.
- Mina: Ebbe un solo litigio con la sua amica e rivale, quando Mina non mantenne la promessa di fare Milleluci insieme. La telefonata fu “chirurgica”: “Mina, sei una vigliacca.”
- Chirurgia Estetica: L’intervento, inizialmente criticato, col tempo si era “stemperato”, lasciando inalterata la bellezza seducente dei suoi occhi.
- La Morte e l’Ironia: Si augurava di morire in fretta, per non finire come la zia, imprigionata in un corpo non più suo. Riguardo al destino, non credeva nell’inferno per sé: “Non posso andare: ho la pressione bassa, non reggerei tutto quel caldo.”
🌹 L’Ultimo Desiderio
Riconoscendo che i grandi luoghi culturali di Milano (Teatro Lirico, Piccolo, Palazzina Liberty) erano già dedicati ad altri artisti (Gaber, Strehler, Fo), aveva chiesto di essere ricordata in modo semplice: “Mi basterebbe un’aiuola in centro.”
L’articolo conclude che l’aiuola Ornella Vanoni sarà un luogo bellissimo, custode di un frammento prezioso dell’Italia.
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