Marco Bocci difende Laura Chiatti: “Le sue parole sono state strumentalizzate”

L’attore è intervenuto in difesa della moglie

Dopo il polverone scatenatosi nei giorni scorsi in seguito alle dichiarazioni di Laura Chiatti è intervenuto sulla questione, in sua difesa, anche il marito Marco Bocci. L’attore ha rilasciato infatti un’intervista a Il Messaggero per chiarire la situazione e spezzare una lancia in favore della compagna. Solo per aver scherzato sul “calo dell’ormone” derivato dal vedere il marito svolgere le faccende domestiche, Laura Chiatti ha ricevuto attacchi decisamente fuori misura. Così Marco ha preso la parola:“Le sue parole sono state strumentalizzate. Un rischio che si corre ogni momento nell’era dei social. Per fare notizia si gonfia tutto, andando oltre la ragionevolezza. Ci dividiamo i compiti come tutte le coppie”.

Le parole di Laura Chiatti dopo il caos mediatico

Già prima di questa presa di posizione del marito, Laura Chiatti aveva voluto difendersi in prima persona e scacciare facili strumentalizzazioni. Queste le sue parole:“Di solito evito di dare troppa attenzione a contenuti di questo tipo, perché non amo alimentare ciò che viene costruito tanto per fare polemica. Ma quando questo viene totalmente mal interpretato e strumentalizzato solo ed esclusivamente per screditare e disonorare la persona che sono, mi sento di esporre il mio pensiero, seguendo il principio di libertà che ho sempre coerentemente dichiarato essere per me. Premetto che una battuta goliardica in un contesto divertente e spensierato come il salotto di Mara Venier non può e non deve esser etichettata come discriminatoria o peggio ancora sessista. Sono concetti che non mi appartengono e che ripudio con forza. Mi rincresce che le numerose e gloriose battaglie per la parità dei diritti tra uomini e donne e sulla libertà di pensiero si infrangono miseramente sull’attacco qualunquista ad un pensiero di una donna. Ah dimenticavo, stamattina mio marito ha rifatto il letto, dato l’aspirapolvere e pulito i bagni, e tutto sommato devo dire che…”.