Connettiti con noi

TV e SPETTACOLO

Al Bano racconta la vita con i profughi ucraini accolti: “Voglio trattarli come se fossero figli”

Una professoressa, due ragazzi e un bambino: “Mio dovere oggi pensare a loro”

Pubblicato

su

Al Bano Carrisi profughi

Il cantante ha aperto le porte di casa a 4 persone in fuga dalla guerra. Il racconto di Al Bano

Al Bano Carrisi ha accolto in casa sua, nella tenuta di Cellino San Marco, alcuni profughi ucraini. Il cantante ha fornito così accoglienza a quattro persone che hanno perso tutto a causa della guerra. Al settimanale Diva e Donna, Al Bano ha raccontato come è iniziata questa convivenza.

Al Bano parla della sua nuova famiglia: “Ora mi sento responsabile”

Una professoressa, un bambino di 7 anni, due adolescenti di 18 e 16 anni. Queste sono le persone a cui Al Bano ha aperto le porte di casa, accogliendole e dando loro nuovamente una speranza. “Io ora mi sento responsabile per questi tre ragazzi e voglio trattarli come se fossero figli. È mio dovere oggi pensare a loro”, ha spiegato Al Bano.

Al Bano accoglie quattro persone in fuga dalla guerra: “La prima sera…”

Certo, le primissime ore dal loro arrivo non sono state semplicissime, a causa del trauma ancora molto fresco nelle menti dei profughi accolti a Cellino San Marco. La sensibilità di Al Bano li ha però spinti a superare questa barriera. La prima sera a cena non ho toccato volutamente il tema della guerra. Abbiamo parlato di musica, di sport, abbiamo cercato di tranquillizzarli. Sono educatissimi, gentili, sta andando tutto molto bene”, questo il racconto del cantante.

L’aneddoto sul bimbo ucraino ora a Cellino San Marco

Al Bano ha anche rivelato un aneddoto sul piccolo bimbo ucraino:Mi ha chiesto: ‘Ma questo albergo quante stelle ha?’. Io ridendo ho risposto: ‘È un quattro stelle!’. E lui: ‘No, no, ne ha almeno dieci secondo me'”.

Copyright 2023 © riproduzione riservata Lawebstar.it - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 26692 Editore e proprietario: Sport Review S.r.l. P.I.11028660014