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Arisa rinuncia al Pride: l’annuncio della cantante sui social

Niente Pride per la cantante: la rinuncia pubblica dopo le polemiche

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Arisa si sfila sul Pride: l’annuncio sui social dopo le polemiche

Conseguenza diretta delle polemiche di questi giorni, la cantante Arisa ha annunciato sui social la rinuncia a partecipare al Prime di Milano e Roma, dove invece era attesa a giugno come madrina.

L’intervista di Arisa a La Confessione e le parole su Meloni e diritti LGBTQ+

Sono state forti, feroci per certi versi, le polemiche che sono arrivate all’indomani dell‘intervista della cantante Arisa a La Confessione. Una volta mandata in onda l’intervista su Nove, da Peter Gomez, si è scatenata la bufera. Due in particolare le frasi contestate ad Arisa dalla comunità LGBTQ+: l’apprezzamento nei confronti di Giorgia Meloni e il suo pensiero in merito alla posizione della premier riguardo i diritti LGBTQ+. Arisa, parlando della posizione della Meloni, l’aveva descritta come una “madre severa e spaventata“. Una madre non di un figlio ma di tanti, costretta talvolta per questo a pensare al bene di molti anche a costo di penalizzare a volte qualcuno.

La rivolta della comunità LGBTQ+ e le polemiche: una bufera su Arisa e la rinuncia al Pride

Un pensiero, questo, che ha del tutto scatenato la comunità. Ondate di critiche ma anche rabbia, insulti. Alla luce del suo essere anche madrina del Pride, del passato e del futuro, in molti hanno contestato le sue parole. Intervenuta già a Domenica In, consigliata dal manager Arisa ha annunciato ora che rinuncerà all’impegno. “Mi spiace immensamente per il momento che stiamo vivendo e spero che col tempo potremo di nuovo comunicare. – scrive la cantante su Instagram – Per adesso sono solo insulti pesantissimi da parte di alcuni di voi che non so come decifrare. Oggi al mio manager è stato consigliato da parte degli organizzatori di dirmi di non presentarmi al Pride di Milano. Questo a causa dell’ipotesi che alcuni membri della comunità possano in qualche modo mettermi in imbarazzo“.

“Io sarei venuta volentieri”

Una scelta forzata e non di propria volontà: “Io sarei venuta volentieri, però se ho fatto qualcosa di così tanto grave da meritare un trattamento così esclusivo, credo che non parteciperò neanche al Pride di Roma. Mi dispiace davvero tanto, buon Pride a tutti“, scrive Arisa. E non poteva poi però mancare un consiglio, un messaggio importante proprio alla comunità che abbraccia. “La diversità è fatta di opinioni – scrive Arisa – di esperienze e di modi di vedere la vita. La diversità è ricchezza. Me l’avevate insegnato voi. Non condannate la gente perché non la penso come voi, magari quella gente lì vi ama lo stesso, ma voi pensate di no“.

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