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Che cos’è lo SWIFT: cosa significa escludere la Russia dal sistema finanziario e quali conseguenze avrà sull’Europa

Che cos’è lo SWIFT e cosa significa escludere la Russia dal sistema economico-finanziario che sostiene il mercato internazionale

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Sanzione SWIFT Russia che cos'è

Che cos’è lo SWIFT, Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication: il sistema di comunicazione tra istituti bancari a livello internazionale

SWIFT, un acronimo che rimbalza da una parte all’altra del mondo in queste ore di discussione in attesa dell’arrivo di quelle che saranno le sanzioni nei confronti della Russia dopo l’invasione, “l’operazione militare speciale” come l’aveva definita Putin, dell’Ucraina. Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication: questa la definizione estesa di SWIFT, ma che cos’è e in che cosa si traduce l’esclusione della Russia da questo sistema di comunicazione che regola le transazioni finanziarie a livello mondiale. La mossa che, come è stata definita dal New York Times, potrebbe equivalersi ad un attacco economico-finanziario con impatto eguale ad un’azione nucleare.

SWIFT: che cos’è, come funziona e in che modo ci riguarda

Da ore si parla di esclusione della Russia dallo SWIFT come una delle pesanti e dure sanzioni inflitte a seguito dell’invasione dell’Ucraina. Lo ha ribadito in questi momenti Draghi alla Camera in attesa di comunicazioni ufficiali attese nelle prossime ore da Bruxelles. Ritornando su che cos’è però lo SWIFT è necessario addentrarsi in una spiegazione di carattere puramente economico e finanziario. Per Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunications si intende la piattaforma belga di messaggistica – la società ha vita dal 1973 e ha sede in Belgio – che connette migliaia di istituzioni finanziarie site in tutto il mondo e che permette di regolare il traffico di informazioni interbancarie riguardanti trasferimenti di denaro, transazioni dunque.

Codice SWIFT e qual è la differenza con il codice IBAN

E non solo: con il termine SWIFT infatti si fa riferimento anche più specificamente ad un codice alfanumerico che si compone di 8/11 caratteri e che identifica, in maniera singola ed univoca, ogni filiale di ogni banca che rientra nello SWIFT. Si tratta dunque di un codice identificativo ed è ciò che permette e autorizza le operazioni, le transazioni a livello internazionale garantendone la tracciabilità. Si può sentire spesso il termine “codice SWIFT” affiancato al più comune e noto codice IBAN. Si tratta di due codici totalmente diversi e non sovrapponibili tra di loro ma che risultano indispensabili per compiere operazioni bancarie. La sostanziale differenza tra codice SWIFT e codice IBAN può così risolversi: mentre l’IBAN, International Bank Account Number di 27 caratteri, autorizza qualsiasi pagamento su scala nazionale; il codice SWIFT assolve il medesimo compito ma su scala internazionale. Per questa ragione il codice SWIFT è anche meglio noto ai clienti bancari come codice BIC, Bank Identifier Code.

Cosa significa escludere la Russia dallo SWIFT?

Escludere la Russia di fatto dal protocollo SWIFT non può tradursi in una sanzione che penalizza il denaro russo in senso stretto ma che andrebbe ad impedire alla Russia di avere accesso alla piattaforma di messaggistica che autorizza le transazioni tra le banche a livello internazionale. Traduzione più concreta di questa pesante sanzione: la Russia non potrebbe così più inviare né ricevere denaro da banche fuori dal Paese. Questo significa impedire alla Russia di ricevere denaro, ma questo significa di conseguenza che nemmeno all’Europa entrerà più denaro dalla Russia. Questi i motivi per cui l’esclusione della Russia dal piano SWIFT non si limita ad essere una sanzione le cui conseguenze ricadranno unicamente su di essa in quanto avrà pesanti e forti ripercussioni sull’economia globale.

Perché parlando di SWIFT si parla anche di CIPS, il sistema cinese

Parlando sempre di SWIFT, in queste ore si parla anche inevitabilmente di CIPS, Cross-Border Interbank Payment System, altro protocollo interbancario internazionale che sostiene il mercato finanziario cinese. Esclusa dal protocollo SWIFT, la Russia potrebbe avvicinarsi sempre più al sistema cinese CIPS, talvolta anche indicato come China Interbank Payment System. Imprenditori, esportatori e importatori russi di fronte all’impossibilità di servirsi del piano SWIFT per la comunicazione delle transazioni si troverebbero di fatto costretti a soluzioni alternative, e la Cina in questo senso rappresenterebbe una valida soluzione ma anche una pessima notizia in termini economici e finanziari per il resto dell’Occidente.

Esclusione russa dallo SWIFT: le conseguenze sull’economia su scala internazionale

In questi giorni, l’Unione Europea ha dato prova della sua determinazione e compattezza. Siamo pronti a misure ancora più dure se queste non dovessero dimostrarsi sufficienti. Le sanzioni che abbiamo approvato, e quelle che potremmo approvare in futuro, ci impongono di considerare con grande attenzione l’impatto sulla nostra economia – sono state le parole pronunciate da Mario Draghi in sede di informativa alla Camera questa mattina – La maggiore preoccupazione riguarda il settore energetico, che è già stato colpito dai rincari di questi mesi: circa il 45% del gas che importiamo proviene infatti dalla Russia, in aumento dal 27% di dieci anni fa“. Non si può dunque escludere che il blocco delle transazioni da e verso la Russia non possa avere conseguenze dirette sull’Italia.

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