David di Donatello: la storia del premio cinematografico italiano per eccellenza
Si è svolta poco più di una settimana fa la notte degli Oscar e tra meno di un mese è il turno della versione italiana della notte delle stelle: il David di Donatello. L’idea dell’assegnazione di un premio che celebri il cinema italiano è venuta nel 1955 a Italo Gemini, imprenditore cinematografico e allora presidente dell’AGIS (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo). Quest’anno si celebrerà la 67esima edizione e a condurla saranno Carlo Conti e Drusilla Foer. La serata andrà in onda in prima serata su Rai 1 e si svolgerà negli studi di Cinecittà.
Le parole dei conduttori durante la conferenza stampa
Carlo Conti, durante la conferenza stampa si è detto entusiasta di questa nuova avventura: “Deve rimanere una festa del cinema e stimolare i telespettatori a tornare nelle sale. Le norme anti Covid ce lo permettono oggi, dobbiamo farlo. Di edizioni ne ho fatte ben sette, torneremo a curare il glamour e la magnificenza della cerimonia, cosa che negli ultimi anni non è stato possibile“.
Anche Drusilla Foer si è mostrata molto emozionata: “La popolarità dopo Sanremo è stata molto piacevole. Quando si acquista tanta visibilità, c’è la fortuna di non doversi raccontare ma presuppone anche una responsabilità, di essere all’altezza delle occasioni che ti vengono date“.
I candidati al David di Donatello 2022
Sono stati annunciati tutti i nomi in gara per la vincita dei premi sia tecnici che artistici. I candidati a miglior film sono Paolo Sorrentino con È stata la mano di Dio, considerato uno tra i favoriti insieme a Freaks Out di Gabriele Mainetti: hanno ricevuto entrambi 16 candidature. Gareggiano insieme a Qui rido io di Mario Martone, Ennio di Giuseppe Tornatore e Ariaferma di Leonardo Di Costanzo. I registi delle pellicole candidate a miglior film sono gli stessi candidati al premio di miglior regia.
Verrà assegnato anche un premio a miglior film internazionale e a disputarselo saranno: Belfast, Don’t look up, Dune, Il potere del cane e Drive My Car.
Tutte le candidature alla 67esima edizione dei David di Donatello
Miglior film
Ariaferma È stata la mano di dio Ennio Freaks out Qui rido io
Miglior regia
Leonardo di Costanzo per Ariaferma Paolo Sorrentino per È stata la mano di dio Giuseppe Tornatore per Ennio Gabriele Mainetti per Freaks Out Mario Martone per Qui rido io
Miglior esordio alla regia
Gianluca Jodice per Il cattivo poeta Maura del Pero per Maternal Laura Samani per Piccolo Corpo Alessio Rigo De Righi e Matteo Zoppis per Re Granchio Francesco Costabile per Una femmina
Miglior sceneggiatura originale
Jonas Carpignano con A Chiara Leonardo Di Costanzo, Bruno Oliviero, Valia Santella per Ariaferma Paolo Sorrentino per È stata la mano di Dio Nicola Guaglianone e Gabriele Mainetti per Freaks Out Mario Martone e Ippolita Di Majo per Qui rido io
Miglior sceneggiatura non originale
Manetti Bros. e Michelangelo La Neve per Diabolik
Monica Zapelli e Donatella Di Pietrantonio per L’arminuta Massimo Gaudioso, Luca Infascelli e Stefano Mordini per La scuola cattolica Filippo Gravino, Guido Iuculano e Claudio Cupellini per La terra dei figli Nanni Moretti, Federica Pontremoli e Valia Santella per Tre piani Lirio Abate, Serena Brugnolo, Adriano Chiarelli e Francesco Costabile per Una femmina
Miglior attrice protagonista
Aurora Giovinazzo per Freaks Out Miriam Leone per Diabolik Maria Nazionale per Qui rido io Rosa Palasciano per Giulia Swamy Rotolo per A Chiara
Miglior attore protagonista
Elio Germano per America Latina Silvio Orlando per Ariaferma Franz Rogowslìki per Freaks Out Filippo Scotti per È stata la mano di dio Tony Servillo per Qui rido io
Miglior attrice non protagonista
Luisa Ranieri per È stata la mano di Dio Teresa Saponangelo per È stata la mano di Dio Susy Del Giudice per I fratelli De Filippo Vanessa Scalera per L’arminuta Cristiana Dell’Anna per Qui rido io
Miglior attore non protagonista
Pietro Castellitto per Freaks Out Fabrizio Ferracane per Ariaferma Valerio Mastandrea per Diabolik Eduardo Scarpetta per Qui rido io Tony Servillo per È stata la mano di Dio
Miglior film internazionale
Belfast Dont’ look up Drive my car Dune Il potere del cane