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Don Matteo, Raoul Bova al posto di Terence Hill: “Non ci sarà un calo d’ascolti”

Raoul Bova raccoglie il testimone lasciatogli da Terence Hill

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Don Matteo

Don Matteo ritorna, ma forse si dovrebbe chiamare Don Massimo

Manca poco alla messa in onda della tredicesima stagione di Don Matteo, che inizierà il 31 marzo su Rai 1 in prima serata. Terence Hill ha prestato il volto per diversi anni al prete più famoso della tv, ma questa esperienza è per lui giunta al capolinea. La fiction cambierà quindi il personaggio principale da Don Matteo a Don Massimo, interpretato da Raoul Bova. Durante la conferenza stampa precedente all’avvio della nuova stagione, sono stati affrontati diversi temi: sono state fatte previsioni su come questo cambiamento influenzerà gli ascolti (sostenendo che non è previsto un calo), si è parlato di come si sente Terence Hill a salutare il ruolo e come invece Raoul Bova vive l’accoglienza del suo personaggio.

Don Matteo: le parole della conferenza stampa

Non sarà un addio drastico per Don Matteo: sembra infatti che Terence Hill tornerà in alcuni, anche se sporadici, episodi di questa nuova stagione. Non è inoltre escluso un ritorno più consistente per le prossime stagioni, ma per ora il focus centrale sarà su Don Massimo. Mario Girotti, nome vero di Terence Hill, riguardo alla fiction Rai ha detto:

Voglio ringraziare tutti voi che avete seguito Don Matteo per tanti anni perché senza di voi non c’è Don Matteo e io ho veramente ricevuto il vostro amore. Vorrei ringraziare, ma non so come ringraziarvi. Pensate che due o tre mesi dopo avervi lasciato, pensavo ancora a voi. Devo ringraziare Luca Bernabei che mi ha fatto lavorare in pace. Vogliatevi bene gli uni con gli altri“.

È poi anche intervenuto Raoul Bova, commentando con queste parole il suo nuovo ruolo nei panni di Don Massimo:

Don Matteo rimarrà sempre Don Matteo e Terence resterà sempre Terence, per sempre. Per me l’importante era non sostituire, il senso era cambiare una serie per farla andare avanti. Prendere gli elementi che funzionavano e farli andare avanti perchè è una serie che serve guardare, soprattutto in questo momento qui. […] Terence ed io ci siamo incontrati, io l’ho guardato negli occhi e volevo sentire un consenso, credevo che fosse giusto guardarlo in faccia e che ci fosse questo passaggio, questo testimone. Me l’ha dato […] Luca e la Rai non mi avrebbero affidato una responsabilità così grossa se non ci fosse stata stima. […] In quel momento della mia carriera vedevo necessario per me fare un personaggio così, lo sentivo giusto, avevo voglia di provare queste emozioni, di provarle e recitarle“.

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