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💔 Femminicidio di Martina Scialdone: L’Ex Costantino Bonaiuti Condannato a 24 Anni e 8 Mesi
L’avvocata 35enne fu uccisa nel gennaio 2023 a Roma dall’ex compagno, un ingegnere dell’Enav. La pena ridotta dai giudici per l’esclusione dell’aggravante della premeditazione.
🔪 La Tragedia del Tuscolano

Martina Scialdone, avvocata 35enne specializzata in diritto di famiglia, è stata uccisa nel gennaio 2023 nel quartiere Tuscolano a Roma, dopo un incontro con l’ex fidanzato, Costantino Bonaiuti.
- L’Aggressione: Dopo una lite iniziata all’interno e proseguita davanti a un locale, Bonaiuti, un ingegnere sessantunenne dell’Enav, ha estratto una pistola e ha sparato a Martina.
- La Morte tra le Braccia del Fratello: Il fratello di Martina, chiamato dalla donna, era accorso sul posto. Aveva tentato di separarli, ma Bonaiuti ha sparato a distanza ravvicinata. Il fratello ha testimoniato: “Mi è morta fra le braccia”.
- Arma: Nonostante Bonaiuti avesse avuto in passato episodi riconducibili a uno stato depressivo, non gli era mai stato ritirato il porto d’armi.
⛓️ La Storia di Violenza e Persecuzione

La relazione tra Martina Scialdone e Costantino Bonaiuti, che si frequentavano da un periodo, era stata interrotta dalla donna.
- Persecuzione: Bonaiuti non aveva accettato la decisione, iniziando a perseguitare Martina, arrivando a installare un localizzatore GPS nella sua auto.
- La Paura: La giovane era spaventata e spesso condivideva la sua posizione su WhatsApp con le amiche e i familiari, che erano a conoscenza della situazione.
🧑⚖️ Il Processo e la Riduzione della Pena
Bonaiuti è stato arrestato dopo i fatti e processato con giudizio immediato.
- Richiesta Iniziale: L’accusa aveva chiesto l’ergastolo.
- Difesa e Sentenza: La difesa ha sostenuto l’assenza dell’aggravante della premeditazione. I giudici hanno accolto tale tesi, escludendo l’aggravante, e hanno condannato Costantino Bonaiuti a una pena ridotta di 24 anni e 8 mesi.
- Reazione della Famiglia: La madre di Martina Scialdone ha espresso amarezza per la decisione, commentando: “Per me non è giustizia”.
Dichiarazioni Spontanee dell’Imputato: Durante le udienze, Bonaiuti ha dichiarato: “Prego ogni giorno che Martina sia in paradiso, continuo a vederla, quel giorno siamo morti in due, io sono un cadavere vivente e ogni giorno chiedo a Gesù di portarmi via”. Ha poi aggiunto, rivolgendosi al fratello della vittima: “So cosa provi: io ho perso due sorelle”.