TV e SPETTACOLO
Gianfranco Funari: da cabarettista a “giornalaio”, ma sempre dalla parte della gente
La tv, il cabaret, le sigarette e le polemiche: viaggio nell’universo Funari

Iconico, originale, diverso da tutti: Gianfranco Funari รจ difficile da catalogare, ma di sicuro uno come lui non ci sarร mai piรน
Era inconfondibilmente un โromano de Romaโ, eppure aveva trovato la sua strada a Milano, tanto da arrivare a conoscerla forse meglio della sua cittร natale. Gianfranco Funari, perรฒ, non rinnegava la propria vena tipicamente capitolina, elemento che sarebbe stato il proprio punto di forza lungo tutta la sua quarantennale carriera.
Come Gianfranco divenne Funari: dal cabaret alle lotte in tv
Nato a Roma il 21 marzo 1932, dopo aver lavorato come croupier nei Casinรฒ, Funari approdรฒ come cabarettista al Derby diย Milano nel 1967, facendosi notare per una vena satirica irriverente e originale. Nel 1969 andarono a vederlo recitare il regista televisivo Vito Molinari, il funzionario della RAI lombarda Renzo Puntoni e gli autori Franco Castellano e Giuseppe โPipoloโย Moccia, in cerca di volti nuovi per uno spettacolo di varietร da trasmettere la domenica pomeriggio, condotto da Raffaeleย Pisuย e intitolato La domenica รจ unโaltra cosa. Rimasti affascinati dalla dialettica e dalla vivacitร di questo romano non piรน giovanissimo, ma ricco di risorse anche mimiche, non ebbero dubbi e convocarono Funari nei giorni seguenti al Teatro della Fiera, ove si registrava il programma.
Dagli esordi ai grandi show in Rai
Cominciรฒ cosรฌ lโattivitร sul piccolo schermo, inizialmente non cosรฌ costante, forse perchรฉ capitava sempre il censore benpensante che temeva ripercussioni anche politiche di fronte a certe tematiche che Funari stesso affrontava nei suoi monologhi: vi fu infatti dapprima una parentesi radiofonica con uno spettacolo in onda allโora di pranzo, ogni mercoledรฌ, nellโautunno del 1971, dal titolo Cominciamo subito, scritto e diretto dal grande paroliere genovese Giorgio Calabrese. Poi, nel โ72, giunse la partecipazione ad un โnumero unicoโ televisivo dedicato a una meteora della canzone italiana, Paolaย Musiani, che sarebbe scomparsa anni dopo in un incidente dโauto, mentre nel 1974 fu la volta di Foto di gruppo, ancora conย Pisuย ma anche con altri emergenti, tra cui il duo dei fratelli Pippo e Marioย Santonastaso, il surreale Borisย Makareskoย e un altro Gianfranco, ossia il recentemente scomparso DโAngelo alle prime apparizioni.
Funari si cimentรฒ anche come cantante, in virtรน di un disco inciso in quel periodo dallโemblematico titolo โฆmaย io non canto; faccioย finta…. Seguirono poi Piรน che altro un varietร , andato in onda nellโautunno 1975 e realizzato a Torino, accanto alla vivace cantante e soubrette inglese Virginia โMinnieโย Minoprioย e al Quartetto Cetra, e lo spettacolo del sabato Per una seraย dโestate (1976), in onda da Napoli, in cui Funari lavorava accanto a Claudio Lippi, a Renato Carosone e al chitarrista brasilianoย Irioย De Paula.ย
L’incontro con Paolo Limiti: Gianfranco Funari A boccaperta
Dopo queste apparizioni televisive che non lo resero popolarissimo, lโarguto romano tornรฒ al cabaret,ย finchรฉย non incontrรฒ sulla propria strada Paolo Limiti, direttore artistico diย Telemontecarlo, al quale propose una trasmissione dedicata al parere della gente comune su questo o quellโargomento di natura espressamente sociale (non era ancora tempo per la politica, essendo nel pieno degli anni di piombo). Limiti accettรฒ e cosรฌ Gianfranco Funari riapparve in televisione con Torti in faccia, che poiย divenneย Aย boccaperta.
Che la televisione desse voce allโuomo della strada era una novitร assoluta, accolta con curiositร ed interesse. Accadde poi che, per qualche anno, lโemittente monegasca fosse legata da un rapporto di collaborazione continua con la RAI e ciรฒ spinse la direzione di Rai2, nel 1983,ย ad acquisire Aย boccaperta, che cosรฌ debuttรฒย nella seconda serata del venerdรฌย e in seguito, visto il successo, venne promosso in prima. Funari e il suo stile sincero, a tratti anche ruspante, tutto sommato piacquero ai telespettatori e quindi, finalmente, il poliedrico personaggio capitolino trapiantato a Milano ottenne la prima grande affermazione popolare, destinata a divenire ancor piรน travolgente con Mezzogiorno รจ, nato nel 1987 e ripreso sino al giugno del 1990. In quel contenitore quasi quotidianoย di Rai2, in cui Funari si occupava sia dei giochi telefonici che del dibattito, cominciarono ad affacciarsi timidamente i primi uomini politici, ma fecero pur discutere alcuni monologhi di Funari stesso.
Il passaggio a Fininvest e il difficile periodo post Tangentopoli
La RAI allora mise โin castigoโ lโintrattenitore romano, il quale firmรฒ per la Fininvest, sicuro di avere piรน libertร di parola e ancheย diโฆย parolaccia. Cosรฌ, nellโautunno del 1991, debuttรฒ su Italia1 Mezzogiorno Italiano: pochi mesi dopo, perรฒ, scoppiรฒ Tangentopoli, per cui Funari, cominciando a professarsi โgiornalaioโ e non โgiornalistaโ, decise di schierarsi dalla parte degli italiani in visione e allโascolto, i quali volevano sapere di piรน a proposito della nuova difficile situazione socio-politica. Inoltre erano previste le elezioni politiche, per cui era giustoย ospitare e sentire i rappresentanti dei vari partiti, per capirne e saperne di piรน. La formula sembrรฒ funzionare: poi, perรฒ, vi furono gli attentati di mafia che costarono la vita ai magistrati siciliani Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ed anche lโobiettivo di Funari, sempre con il sollecito dei telespettatori che glielo chiedevano,ย divenneย quello di scoprire se cโerano connivenze tra politica e criminalitร .
L’idea del salto in politica e le ultime apparizioni televisive
Vennero fuori le prime censure a proprio carico e quindi, dopo la strage di via DโAmelio, essendo giร piena estate, Funari venne mandato dallโoggi al domani in ferie: Mezzogiorno italianoย fu sospeso e maiย piรนย ripreso. Tuttavia il โgiornalaioโ non volle demordere e di lรฌ a poco passรฒ aย Rete4, ove condusse un programma del tardo pomeriggio essenzialmente dedicato alla politica, con un occhio allโattualitร . Dopo un paio dโanni, pure questa rubricaย venne soppressa.ย Funariย tentรฒ di candidarsi quale Sindaco di Milano, guadagnandosi anche unโirresistibile imitazione di Corrado Guzzanti in TV; poiย passรฒ ad emittenti minori pur di continuare lungo lโabitualeย falsarigaย della politica spiegata al popolo: quindiย incominciรฒ ad avere seri problemi di salute. Nel 2007 tentรฒ la carta di un varietร del sabato sera su Raiuno, inizialmente intitolato Apocalypseย Show ma poi divenuto Vietato Funari a seguito del ritiro dellโautore Diegoย Cugia. Fu un fiasco, oltre che lโultima, malinconica apparizione sul piccolo schermo,ย come protagonista,ย di un uomo libero che aveva tanto lottato per schierarsi dalla parte della gente, spesso pagando cara questa sua decisione di โmettere il potere in mutandeโ, come usava dire.ย ย
La malattia e la morte
Ormai gravemente ammalato e sicuro di doversene presto andare, Gianfranco Funari ebbe il tempo di dettare alla sua ultima moglie, Morenaย Zapparoli,ย unโautobiografiaย che uscรฌ postuma: il โgiornalaioโ chiuse infatti definitivamente โlโedicolaโ il 12 luglio del 2008,ย in una clinica milanese,ย allโetร di 76 anni.ย
