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Gino Paoli si svela, da Tenco a Ornella Vanoni: “Racconta cose che sarebbe meglio non dicesse”

Dal ricordo di Tenco al rapporto con Ornella Vanoni: Gino Paoli a ruota libera tra vecchi e nuovi ricordi

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Gino Paoli: nuovi e vecchi ricordi di una prestigiosa carriera

Gino Paoli si racconta e si sbottona parecchio su presente e passato, sulla fondamentale presenza di sua moglie alle conseguenze post-Covid che ancora lo affliggono a distanza di mesi. C’è tempo e risposta per tutto, anche per parlare della morte di Luigi Tenco e della pallottola che ancora sta lì nel pericardio posteriore. E ancora parole per Ornella Vanoni e Pippo Baudo, carissimo amico che lo portò a Sanremo.

Gino Paoli: il vero significato de “Il Cielo in una stanza”

Si racconta senza censure Gino Paoli al Corriere della Sera in una lunga intervista avvenuta a Genova. Ancora alle prese con i postumi del Covid, proprio qualche settimana fa Gino Paoli si era ritrovato a commentare l’esibizione di Mahmood e Blanco, al Festival di Sanremo con la sua Il cielo in una stanza. “L’hanno immersa nel loro mondo che è diverso, ma senza fare porcherie“, spiega Paoli che svela poi il vero significato della sua celeberrima canzone. “Volevo descrivere un orgasmo – racconta Paoli – Che tu lo faccia con una persona che ami o con l’ultima delle prostitute, non cambia mai, stacco e riattacco che avviene nella tua testa. E le pareti non ci sono più e via dicendo“.

Il suicidio di Tenco e il tentato suicidio di Gino Paoli

E parlando di Sanremo il ricordo va al Festival a cui partecipò – ben 7 edizioni – all’amico Pippo Baudo e a Luigi Tenco, tristemente morto. “[..] era cotto come una zucca, aveva preso psicofarmaci pesanti – ricorda Paoli – Si capì subito, quando cantò, che non era lui. E, se sei fuori, può succedere di tutto. Ma se ci fossi stato io con lui gli avrei dato due pedate nel cu*o e non avrebbe fatto niente. Questione di minuti“. Una tragedia che rimanda ad un dramma personale: “Nella mia testa mi ero rotto i coglio*i – ricorda del suo tentato suicidio, l’11 luglio del 1963 – non mi stavo divertendo più. Siccome poi mi sono divertito molto, meno male che è andata male…“. E ancora sta lì, nel pericardio posteriore, la pallottola.

L’amore per Paola e le parole su Ornella Vanoni

Felice al fianco di sua moglie Paola (“Se non ci fosse lei, non ci sarei già più perché ora sì, mi sarei rotto anche i coglio*i“) la donna al suo fianco da 50 anni, Gino Paoli si sbottona anche sull’amica di sempre, Ornella Vanoni, che proprio in tempi recenti è tornata a parlare di lui: “Si è smollata con l’età, perché ora sente l’urgenza di raccontare. Anche cose che sarebbe meglio non dicesse“.

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