Giorgio Panariello: “Mio fratello è morto di freddo per colpa della droga”

Giorgio Panariello parla del fratello Franco, morto a soli 50 anni: dall’infanzia al ritrovamento del cadavere a Viareggio

Giorgio Panariello è tornato a parlare del rapporto con il fratello Franco, deceduto nel 2011. Una storia familiare intima, ma sulla quale il comico non si nasconde, e proprio al Corriere della Sera ha confidato nuovi dettagli.

“Nessuno voleva dirmi che avevo un fratello”

Franco e Giorgio Panariello non sono cresciuti insieme. Franco infatti era in collegio e si presentava a casa di rado, soprattutto in occasione delle feste. “Era un ragazzino che ogni tanto veniva a casa e non sapevo chi fosse, perché nessuno voleva dirmi che avevo un fratello che avevo messo in collegio – ha descritto Giorgio – Poi, crescendo, mi sono fatto delle domande”.

“Lo vedevo diventare cattivo. L’ho considerato una zavorra”

Con l’adolescenza Franco ha iniziato ad avere problemi di dipendenza dalla droga, che hanno complicato ulteriormente la vita familiare. “Lo vedevo diventare cattivo e arrabbiato, poi ho capito le sue sofferenze e ho cominciato a stare dalla sua parte“. Così Giorgio ha iniziato a prendersi cura di lui, nonostante non fosse sempre cosa facile: “Per anni l’ho considerato una zavorra perché io volevo crescere, spiccare il volo nel lavoro, ma avevo sempre questo pensiero, questo tormento”.

La morte di Franco Panariello non è avvenuta per la droga

Una storia la loro, senza lieto fine. Nel 2011 infatti Franco è morto a soli 50 anni. Ma non di droga. “Non è morto di overdose, ma perché è stato lasciato dagli amici sul lungomare di Viareggio come un materasso e se n’è andato per ipotermia. Mio fratello è morto di freddo, per colpa della droga. Franchino era un buono, se non avesse incontrato l’eroina sarebbe stato tutto diverso”.