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“Gli Omicidi dei Tarocchi”: Quando il Destino Gioca le Sue Carte più Oscure
Indice dei contenuti
La nuova suspense di Barbara Baraldi edita da Giunti ti trascina in un thriller dove ogni carta è un indizio. Un giallo che lega mistero, omicidi e l’enigma dei tarocchi.
Un Incontro Predestinato: Il Romanzo Arriva per Caso?
Quando “Gli omicidi dei tarocchi” di Barbara Baraldi è apparso sulla mia scrivania il 2 luglio, ho avuto la netta sensazione che non fosse un semplice errore. La mia mente razionale suggerisce uno scambio di indirizzo, ma la mia passione per le carte – già esplorata su ALIBI con recensioni come quella sulla mostra “I tarocchi dei Bembo” o i riferimenti a Italo Calvino e Federico Scarioni – mi ha fatto percepire un richiamo più profondo. Il destino sembra aver giocato le sue carte, e a me non restava che leggerle.
Suspense Garantita: Un Giallo che Non Ti Lascia Andare
Ho divorato il romanzo in pochi giorni. Barbara Baraldi dimostra una maestria nel mantenere alta la tensione, un vero talento per la suspense. I capitoli, spesso brevissimi, si chiudono sistematicamente con un colpo di scena, un interrogativo irrisolto, costringendo il lettore a voltare pagina e posare il libro con riluttanza. Un meccanismo narrativo che funziona alla perfezione, catturando l’attenzione dal primo all’ultimo istante.
Le Protagoniste: Maia e Emma, Tra Passato e Presente
Il cuore della storia batte attorno a due sorelle complesse: Maia Bellini ed Emma. Maia, in un periodo difficile della sua vita, senza lavoro, divorziata e in rotta con la sorella Emma, che è una commissaria di polizia. Maia, con un passato da aspirante artista e un’insolita professione di interprete di tarocchi (non “cartomante”, ci tiene a precisare), vive sola con due gatti – Renato e Loredana, il cui nome svelerà una curiosità a pagina 290. La sua vita prende una piega inaspettata quando si imbatte in una galleria d’arte a Trieste, venendo coinvolta in un mistero in cui i tarocchi giocano un ruolo cruciale.
Tarocchi: Più di Un Gioco, Un Filo Conduttore Mortale
Per gli appassionati di tarocchi, questo romanzo è un invito irresistibile. L’autrice suggerisce di tenere il proprio mazzo a portata di mano, poiché la storia si snoda attraverso la stesa delle carte che i personaggi incontrano: dalla Temperanza alla Ruota della Fortuna, dal Mago all’Imperatore, dall’Imperatrice al Papa e alla Papessa. La cosa più inquietante? Queste carte provengono da un mazzo creato e poi distrutto dalla stessa Maia. La domanda sorge spontanea e martellante: da dove saltano fuori allora quelle carte che appaiono sulla scena del crimine?
Ombre e Doppi Sensi: La Natura dei Personaggi e degli Arcani
Come le persone reali, i personaggi di Baraldi sono tutt’altro che semplici. Ognuno nasconde un passato scomodo, segreti da custodire gelosamente, interagendo in modi che cambiano e si evolvono con l’accelerare degli eventi. Le molteplici morti violente preannunciate dal titolo aggiungono strati di mistero e urgenza. Questa natura ambivalente si riflette perfettamente nella simbologia dei tarocchi stessi, che non sono visti come strumenti di divinazione, ma di autoanalisi. Come spiega Maia, “Nei tarocchi non c’è niente che non sia già dentro di noi. E, mentre li interroghi, loro stanno interrogando te”. Una lettura, insiste, è “simbolica”, un modo per “comprendere meglio la situazione che stiamo vivendo e le energie in movimento, a elaborare le nostre emozioni”.