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TV e SPETTACOLO

Il primo vestito a colori della Tv risplende al Museo Rai di Torino

Il cimelio ha oggi una nuova casa

Avatar di Marco Zoccali

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Rosanna Vaudetti

Rosanna Vaudetti dona l’abito indossato nel giorno della prima trasmissione a colori della tv italiana al Museo Rai di via Verdi

Erano le 15.50 del 26 agosto 1972. L’Italia che affrontava il caldo estivo si preparava ad accompagnare la canicola seguendo le lontane e vicine Olimpiadi di Monaco tifando il tuffatore Klaus Dibiasi. Quel giorno, a quell’ora precisa, proprio per annunciare la Cerimonia di Apertura dell’evento sportivo, sul Secondo Canale Rai stava per cambiare la storia della tv.

Un abito, un simbolo, un pezzo di storia

Rosanna Vaudetti, annunciatrice Rai tra le piรน amate e conosciute, presentรฒ agli italiani governati da Giulio Andreotti, la novitร  delle trasmissioni a colori. Lo fece con indosso un abito, che insieme al castano acceso dei suoi capelli e del rosa alterato della sua pelle, fu la prima tavolozza televisiva vista dal Paese.

Oggi quel vestito si trova al Museo dalla Tv e della Radio Rai di Torino di via Verdi, al quale รจ stato donato dalla stessa Rosanna. “Qui ci sono oggetti che raccontano ognuno una storia e ora lo farร  anche quell’abito”, ha motivato la Vaudetti. Un semplice vestito, ma allo stesso tempo un simbolo, un prezioso tassello che racconta il momento in cui il mezzo televisivo diventรฒ piรน reale, piรน comprensibile, piรน vicino per tutti.

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