LIFESTYLE
La vita in tre sorrisi
L’editoriale di Roberto De Frede

Che cosa รจ un sorriso se non un invito alla vita? Narra una leggenda che dal sorriso di Dio nacquero i sette dรจi che governarono il mondo. Non appena scoppiรฒ a ridere, apparve la luce. Rise nuovamente e fu acqua dappertutto. Al terzo sorriso apparve Ermes; al quarto la generazione; poi il destino e il tempo. Infine prima di scoppiare a ridere per la settima volta, Dio inspirรฒ profondamente, ma aveva riso talmente tanto da piangere e dalle sue lacrime nacque lโanima. Senza anima, essenza assoluta del profumo piรน odoroso, quello della vita, si puรฒ forse esistere, ma se vogliamo vivere non possiamo che ringraziare tre sorrisi, che hanno fatto riflettere su quanto la vita non sia un problema da risolvere, ma una realtร da vivere.
Il sorriso, ovvero la piรน affascinante delle rivelazioni umane
Tre splendide ragazze italiane, atlete paraolimpioniche, colorando dโazzurro il podio della gara dei 100 metri piani, non hanno solo portato in patria medaglie e onori, ma hanno regalato a tutti noi un bene prezioso, insegnandoci con il loro sorriso a vivere felici. Quellโespressione cosรฌ dolce e fanciullesca, la piรน affascinante delle rivelazioni umane, che porta con sรฉ il sapore dellโinfinito, ha raccontato piรน di tutta la saggezza di questo mondo. La nostra felicitร , sopita tante volte dalla quotidianitร , รจ rinata nel loro volto illuminato da quel sole che cancella mille inverni.
Sfidare con tenacia prometeica un universo ostile, tener sempre dโocchio i suoi mali, odiarli sempre vivacemente, non ignorare alcun dolore che la malizia della potenza รจ capace dโinventare: ecco, secondo Bertrand Russell, quale sembra essere il dovere di tutti coloro che non intendono piegarsi dinanzi allโinevitabile. Non soltanto vivere combattendo, ma affrontare la vita con coraggio, che non รจ niente altro che il segreto per essere liberi e felici. Molti uomini, seppur โviventiโ hanno bisogno che qualcuno rammenti loro che sono anche โviviโ, e niente piรน della gioia scolpita sui visi della Sabatini, della Caironi e della Contrafatto lo puรฒ testimoniare.
Siamo felici perchรฉ sorridiamo e non viceversa
I sorrisi nella vita, รจ vero, sono solo attimi, o sembrano tali, ma Richard Bach, lโaviatore-scrittore de Il gabbiano Jonathan Livingston, ci rassicura sulla capacitร umana di catturarne lโanima con velocissime modalitร di scansione. Il nostro cervello – scrive in un altro suo capolavoro, Le ali del tempo – per riconoscere oggetti geometrici ha bisogno di almeno un cinquantesimo di secondo, mentre “la percezione di un sorriso rimarrร in noi dopo che รจ balenato per non piรน di un millesimo di secondo” e ci accompagnerร per tutta la vita, consci che siamo felici perchรฉ sorridiamo e non viceversa. Quei sorrisi vanno oltre ogni logica, e solo cosรฌ probabilmente puรฒ intendersi il senso della vita, non tanto trovando se stessi, ma creandosi in ogni momento, con una palpitante e fremente imprevedibilitร , perchรฉ se la vita fosse prevedibile, cesserebbe di essere vita, sarebbe โcosa insaporeโ e non avremmo mai avuto in dono quei tre splendidi sorrisi.
