🙏 Don Anselmo Lipari: “81 Anni Intensi. Anch’io Temo la Morte, ma Confido in Dio”

Il monaco benedettino de Le ricette del convento (Food Network) racconta la sua lunga storia: i 60 anni di vita monastica, le paure umane, il sostegno della comunità e l’importanza di ritornare all’interiorità per trovare la serenità.

60 Anni di Fede, Vita Intensa e Fragilità

Don Anselmo Lipari, monaco benedettino dell’Abbazia di San Martino delle Scale a Monreale e volto noto del programma Le ricette del convento, ha compiuto 81 anni, festeggiando di recente i suoi 60 anni di professione monastica.

Nonostante la lunga e intensa vita spirituale, Don Anselmo si definisce squisitamente umano e non nega le sue fragilità:

“Anch’io ho le mie paure. Ho paura della morte, delle angosce, dei turbamenti, della crisi che può arrivare all’improvviso senza chiedere il permesso. Però confido in Dio.”

Il monaco ha confessato che in questi 60 anni non sono mancati “momenti difficili, delicati”, giorni di scoraggiamento in cui si è sentito vacillare, ma ha sempre ritrovato la forza grazie all’azione dello Spirito Santo e soprattutto al sostegno degli affetti creati all’interno della sua comunità.

Il Percorso di Vita: Dalla Vocazione al Giornalismo

Originario di Alcamo (nato nel 1944), Don Anselmo ha intrapreso il noviziato a 20 anni, con il pieno supporto dei genitori. Ha avuto una formazione lenta e graduale in un’atmosfera che definisce “rigida, potrei dire anche severa”, tipica dell’epoca.

Il monastero gli ha offerto un’apertura a una “grande famiglia” e un’opportunità di allargare gli orizzonti grazie a viaggi e scambi internazionali. La sua attività è stata intensa:

• Insegnamento: Per 50 anni, ha insegnato Teologia morale e Teologia spirituale presso la Facoltà Teologica di Sicilia a Palermo.
• Ruoli Comunitari: Ha ricoperto gli uffici di priore, maestro dei novizi ed economo dell’abbazia (dal 1989 al 2011).
• Giornalismo: Per 14 anni, ha collaborato con la pagina culturale de L’Osservatore Romano.

Il Segreto della Serenità: Ripartire dall’Interiorità

Quando gli si chiede il segreto della serenità che trasmette nel programma, Don Anselmo risponde con semplicità: essere sé stesso e agire con umiltà, senza ostentazioni.

Per chi cerca la pace in un mondo caotico, il suo consiglio è perentorio:

“Non si può ripartire dall’esteriorità… Bisogna ripartire dall’interiorità, dal cuore… Ciò significa fare silenzio a se stessi… Non avere paura, ritorna a te stesso, ritorna nella cella del tuo cuore e osserva i tuoi pensieri…”

Il monaco ha sottolineato l’importanza del dialogo nella diversità all’interno della sua comunità con Don Riccardo (“vivace”) e Don Salvatore (“riflessivo”), definendo la sinodalità come la chiave per la comunione.