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Luca Argentero: Le Tre Scelte “Controcorrente” Che Hanno Modellato la Sua Carriera

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Dal Grande Fratello ai Vertici del Cinema e TV: L’Attore Racconta le Decisioni Che Nessuno Approvava
Da quando ha fatto il suo ingresso nel mondo dello spettacolo con il Grande Fratello nel 2003, Luca Argentero non si è più fermato. Da ospite a modello, poi attore di successo con oltre cinquanta film, doppiatore, scrittore, produttore e persino imprenditore, la sua carriera è stata un crescendo costante. Nonostante questo percorso poliedrico, l’ombra del reality continua a seguirlo nelle interviste.
Oltre l’Etichetta del Grande Fratello
Argentero ammette che, nonostante i successi e i numerosi progetti realizzati, la domanda sul Grande Fratello emerge sempre. “Non ho quella etichetta, eppure una domanda viene sempre fuori invece di parlare dei 50 film fatti,” ha dichiarato a Il Tempo. Sottolinea come il Grande Fratello di allora sia molto diverso dalla trasmissione attuale e come i suoi progetti siano ormai diretti altrove. L’attore riconosce il supporto del pubblico nelle sue diverse esperienze – cinema, TV, radio, teatro – e attribuisce il suo successo a un mix di fortuna e merito, che solo dopo vent’anni ha iniziato a riconoscersi.
Le Tre Mosse Audaci Contro il Parere di Tutti
Nel corso della sua ventennale carriera, Luca Argentero ha dimostrato una notevole autonomia nelle sue scelte, intraprendendo ben tre percorsi lavorativi che gli erano stati sconsigliati da quasi tutti:
- La conduzione de Le Iene (2011): Una decisione vista come “troppo pop” per un attore cinematografico emergente.
- Il ruolo di giudice ad Amici (2013 e 2014): Anche questa, una scelta ritenuta fuori rotta per chi ambiva a una carriera attoriale più “nobile”.
- La partecipazione al cinepanettone Vacanze Ai Caraibi (2015): Un passo giudicato rischioso dopo aver lavorato con registi d’autore come Ferzan Özpetek o Michele Placido.
La Visione di Argentero: “Ogni Cosa ha Contribuito a Comporre una Rotondità”
Nonostante le perplessità esterne, Argentero ha sempre creduto nelle sue scelte, convinto che ogni esperienza, se affrontata con rispetto e voglia di imparare, contribuisca a definire un percorso completo. “Mi dicevano che per un attore presentare le Iene o fare il giudice da Amici erano scelte troppo pop. Oppure che non potevo pensare a un cinepanettone dopo aver lavorato per Özpetek o Placido. Invece ogni cosa ha contribuito a comporre una rotondità, almeno ai miei occhi. L’importante è che si affronti tutto con rispetto e voglia di imparare, senza pensare che ci siano progetti meno nobili,” ha spiegato l’attore.
