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Perché Gerry Scotti non si parla più con Gabriele Muccino: la lite nel 2003

Tutto ha avuto inizio nel 2003, poco dopo che uscì in sala il film di Muccino “Ricordati di me”

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Gerry Scotti e Gabriele Muccino

Gerry Scotti e Gabriele Muccino: un rancore che si trascina da 20 anni

Sono quasi 20 anni di silenzio tra Gerry Scotti e il celebre regista italiano Gabriele Muccino. Non tutti ricorderanno una lite avvenuta tra il conduttore e Muccino avvenuta nel 2003, quando il regista stava girando il film Ricordati di me. Un gesto di Muccino mandò su tutte le furie Gerry Scotti che non gliele mandò a dire, e da quel momenti i rapporti tra i due si sono interrotti.

Ricordati di me: il film di Muccino e l’ira di Gerry Scotti

Era il 2003 quando Muccino era impegnato nelle riprese del suo film Ricordati di me. Ambientato a Roma, la pellicola raccontava la storia della famiglia Ristuccia. Una serie di personaggi fortemente caratterizzati tra cui Valentina, la figlia di Carlo e Giulia che vuole a tutti i costi ritagliarsi uno spazio nella televisione degli anni Duemila.

La richiesta di girare negli studi di Passaparola

Da poco maggiorenne, più che un desiderio quella di Valentina è una vera e propria ossessione che la porta ad accettarsi ogni proposta, anche la più compromettente. Nel voler portare in scena la storia di Valentina, ai tempi Muccino si ispirò a Passaparola per ricreare lo show fittizio Alì Babà, con le iconiche vallette che nel film sono Aline. Per conferire ancora più credibilità al tutto, Muccino chiese a Mediaset di avere in prestito gli studi di Passaparola per girare il film, e li ottenne. Quando però il film arrivò in sala, Gerry Scotti si arrabbiò moltissimo.

Gerry Scotti: perché ha litigato con Muccino nel 2003

Intervistato di recente proprio sulla litigata con Muccino da Il Messaggero, Scotti è infatti ritornato sul motivo per cui i rapporti con il regista si sono interrotti proprio nel 2003, poco dopo l’uscita del film. “Non ho rapporti con lui. Mi incazzai perché venne a chiedere con modestia di poter usare lo studio, la struttura del programma e la scenografia – ha raccontato Gerry Scotti – E poi descrisse un presentatore decadente e perverso che a me non è piaciuto“. E ancora, sempre Scotti: “Non era quello il mondo di Passaparola, non ha descritto la nostra realtà. Per quello mi arrabbiai“.

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