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Sabrina Salerno: “Una persona cercava di manipolarmi”

“Mi voleva rendere incapace di intendere e di volere”

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Sabrina Salerno

“Era un genio del male, la giustizia è stata un po’ lenta”

Sabrina Salerno è stata ospite di Francesca Fialdini al programma Da noi…a ruota libera, programma al quale ha affidato una confessione su un periodo molto complicato della sua carriera. Era una giovane esordiente quando ha capito di avere al suo fianco una persona che non curava solamente i suoi interessi, ma cercava in qualche modo di condizionare la sua mente. Il racconto di Sabrina Salerno è stato molto toccante, perché ha messo in luce come ha dovuto affrontare quel momento in giovanissima età, vivendo anche grossi rischi.

Sabrina Salerno racconta il periodo più difficile della sua carriera

“Agli esordi avevo vicino una persona che cercava di manipolarmi. Agli inizi della mia carriera avevo vicino una persona che ha creduto in me, alla quale devo comunque dire grazie, tuttavia cercava di condizionarmi, mi voleva rendere incapace di intendere e di volere, era un genio del male. Questo il racconto di Sabrina Salerno, che a Francesca Fialdini ha spiegato come queste situazioni siano frequenti nel mondo dello spettacolo. “Questo capita a tanti dell’ambiente dello spettacolo, soprattutto quando si è giovanissimi. Sembra quasi una storia scritta, ma è così. Tuttavia, in sette anni ho saputo ricostruire tutto e sono riuscita a riprendermi un patrimonio (umano e professionale) che mi era stato sottratto. La giustizia è stata un po’ lenta, nel mondo dello spettacolo le leggi sono un po’ obsolete, poco chiare”, ha poi proseguito la cantante e showgirl.

Il rapporto con il figlio Luca: “È la mia vita”

Oggi quel periodo difficile è lontano e Sabrina Salerno può concentrarsi sulle enormi gioie della sua vita. Tra queste, suo figlio Luca. “Mio figlio è la magia della mia vita. Quando è nato mi sono sentita una donna diversa, più forte. La maternità è un miracolo. Adesso mio figlio ha 18 anni, rivederlo in immagini di repertorio mi commuove. Sono figlia di genitori separati, gli affetti non ci sono sempre stati. All’inizio della gravidanza temevo di non essere all’altezza. Io volevo essere una brava madre, non una mamma chioccia, ma una mamma che lascia i figli liberi, una mamma che dà loro fiducia e stima: a me nessuno ha insegnato questa cosa. Ho sempre fatto tutto da sola”.

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