Attualità
Sanremo, accordo RAI-Comune: quale futuro per il Festival
Il Festival di Sanremo rappresenta dal 1951 uno degli appuntamenti televisivi e musicali più seguiti in Italia, capace di catturare l’attenzione di milioni di spettatori. La kermesse musicale ligure non è soltanto un evento musicale ma un fenomeno mediatico con rilevanza economica e simbolica, capace di attrarre sponsor, promuovere artisti emergenti e consolidati, creare attese e dibattiti nel panorama dello spettacolo. Un appuntamento che è stato fisso anche per la Rai. A inizio 2025 le cose sono però cambiate e quella trattativa automatica tra Sanremo e la Rai è stata messa in discussione dalla giustizia amministrativa. Una decisione che mise in crisi tutto il sistema, dove la città ospitante, Sanremo, è parte integrante della narrazione. Da decenni la località viene associata facilmente al Festival della canzone italiana, ma in realtà è nota per essere la “Città dei fiori” e anche per lo storico Casinò Municipale, che ancora oggi rappresenta uno dei principali punti di riferimento per l’intrattenimento europeo, nonostante la forte concorrenza dell’offerta dei videogame, delle proposte di un casino online e dell’innovazione dei giochi virtuali in generale. In questo contesto si inserisce il recente accordo tra la RAI e il Comune di Sanremo, che ha messo fine a un periodo di incertezza riguardo alla trasmissione e all’organizzazione del Festival, delineando nuove prospettive per le edizioni future.
L’accordo
A inizio settembre la Rai e il Comune di Sanremo hanno quindi stipulato un accordo per l’organizzazione e la trasmissione del Festival per il triennio 2026‑2028, con possibilità di proroga fino al 2030. In base al testo approvato dal CdA della Rai, l’azienda verserà al Comune un contributo annuale fisso di 6,5 milioni di euro, in aggiunta ad una percentuale non inferiore all’1 % degli introiti pubblicitari generati dalla manifestazione. Dall’altra parte il Comune resta proprietario del marchio “Festival della canzone italiana”, mentre la Rai continua a detenere la titolarità del format televisivo, stabilendo così una divisione chiara tra l’assetto proprietario e quello operativo della manifestazione. Un ulteriore elemento previsto dall’intesa è l’istituzione di un osservatorio permanente congiunto tra Rai e Comune di Sanremo per monitorare l’attuazione dell’accordo, valutare eventuali migliorie, e stabilire se la manifestazione potrà essere trasferita in una sede diversa all’interno del territorio comunale. L’accordo, in sostanza, sancisce la continuità della collaborazione fra broadcaster e amministrazione comunale, garantendo stabilità organizzativa e certezza per le prossime edizioni, dopo un periodo di forte incertezza.
Perché il bando
La necessità di indire un bando pubblico per l’affidamento del Festival 2026‑2028 è nata in seguito a una sentenza emessa dal TAR Liguria, che nel dicembre 2024 ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto della manifestazione alla Rai da parte del Comune di Sanremo. Il Comune, dunque, è stato invitato ad aprire una procedura di manifestazione di interesse (o gara) per individuare il partner per l’organizzazione, in modo da garantire trasparenza, concorrenza e correttezza amministrativa nella scelta dell’operatore. Nel caos di questa decisione ci furono anche timori riguardanti la sede della manifestazione, con qualcuno che ipotizzava anche il suo spostamento in altre città tipo Milano o Torino. Ma nulla di tutto questo è successo, il dibattito è durato mesi e il caso è finito fino in Consiglio di Stato che ha imposto la gara pubblica per l’assegnazione del Festival. E così il Comune ha dovuto scrivere un bando in cui l’unica azienda a presentare manifestazione di interesse è stata proprio la Rai, cosa che ha facilitato l’avvio della trattativa negoziale con l’amministrazione comunale. In sostanza, l’imposizione del bando ha avuto origine dal rispetto delle normative di diritto amministrativo in materia di affidamenti di servizi pubblici, e ha costituito il presupposto giuridico per il nuovo accordo che recentemente è stato sancito.