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“Siamo noi le vere principesse d’Etiopia”: due sorelle di Lecce rivendicano il titolo delle Selassié

Ora sì che fuori dalla casa del GF Vip qualcuno rivendica il titolo di “vere principesse d’Etiopia”

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Clarissa, Jessica e Lulù Selassié

Udite udite, non solo le principesse Hailé Selassié non sarebbero le vere principesse d’Etiopia ma ci sarebbero, fuori dalla casa del Grande Fratello Vip, le presunte vere nobili pronte a riscattare il titolo. Ancora una volta è il settimanale Oggi a lanciare l’esclusiva sulla dinastia etiope che sta catturando l’attenzione mediatica italiana.

Le principesse Hailé Selassié e il retroscena al GF Vip

Mai stati così interessati alla genealogia e alla dinastia etiope come in questi mesi: i retroscena e gli inganni che sembrano aver minato in passato gli eredi del negus neghesti affascinano il pubblico e non solo quello del Grande Fratello Vip. Qualche settimana fa era stato proprio il settimanale Oggi a far insorgere importanti sospetti sulle principesse Hailé Selassié che, stando a quanto raccolto, non sarebbero vere principesse ma lo sarebbero “diventate” al seguito di eventi storici poco chiari. Affrontata la questione anche nel corso di una puntata del Grande Fratello Vip, si è poi lasciato volontariamente decadere l’argomento ma qualcuno fuori ha continuato ad indagare trovando coloro che si definiscono essere “le vere principesse”.

“Siamo noi le vere principesse d’Etiopia”, la rivendicazione di Beatrice e Fabiola

Lulù, Jessica e Clarissa Hailé Selassié
Lulù, Jessica e Clarissa Hailé Selassié

A lanciare l’esclusiva, ancora una volta, è Oggi: le vere principesse etiopi esisterebbero ma non sarebbero affatto Lulù, Jessica e Clarissa, coloro che godono del titolo tra le mura del Grande Fratello Vip. Nessun neghus neghesti nel loro albero genealogico che però figurerebbe in quello di Beatrice e Fabiola Casarano. Le due sorelle avrebbero contattato di loro sponte il settimanale per dichiarare: “Siamo noi le vere principesse d’Etiopia“. Non solo parole ma anche fatti: le due sorelle di Lecce hanno infatti annunciato di essere ad un passo dal poter dimostrare ciò che dicono attraverso analisi del Dna e documentazione digitale “sempre che nessuno ce lo voglia impedire“.

Nonna Elena, la presunta “ultima erede” della dinastia etiope

Un filo sospeso con la storia quello delle sorelle Beatrice e Fabiola che avrebbero iniziato ad indagare sul loro passato alla luce dei ricordi e delle parole della loro nonna Elena Solomonidis: “Era nata alla Corte di Addis Abeba attorno al 1921. Anche se l’anno di nascita per le differenze tra il nostro calendario e quello etiope, andrebbe spostata indietro di qualche anno, probabilmente al 1914 – racconta a Oggi una delle due sorelle, Beatrice – In quel momento, a palazzo viveva l’imperatrice Zauditù, unica discendente di re Menelik. Essendo donna non poteva regnare e le fu affiancato Hailé Selassié, un cugino di un ramo secondario il quale piano piano cercò di estrometterla dalla gestione del potere“.

A questo ricordo storico si aggiungono le informazioni relative ai primi anni di vita della nonna: “In una villa all’interno del palazzo viveva anche il mercante cipriota Karambolis Solomonidis, un fornitore di Corte, che un giorno si vide consegnare una neonata di cui si sarebbe dovuto occupare come fosse sua figlia. E forse lo era pure. Ma chi era la madre?“, e la piccolina sarebbe la nonna Elena. Ci sarebbe molto di più però: un’intricata storia di depistaggi e anche presunti blocchi ricevuti da parte delle autorità etiopiche. Concludono poi le sorelle leccesi: “Noi siamo sicuri: nonna Elena era figlia dell’ultima imperatrice d’Etiopia. Sappiamo dove sono i loro resti e siamo pronte a confrontare i loro Dna. Ce ne diano la possibilità. E vedrete che la leggendaria dinastia della regina di Saba e di Re Salomone continua“.

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