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Stephen King e il romanzo maledetto: ha ispirato diverse stragi nelle scuole americane

L’intenzione dello scrittore non era certo quella di essere d’ispirazione per le stragi che sono avvenute in seguito

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Rage: il romanzo di Stephen King sulla strage nella scuola ad opera di uno studente

Stephen King si è meritato nel corso del tempo l’epiteto di “maestro del terrore”. I suoi libri e le sue storie, che sono spesso state trasposte in film horror, hanno tutti gli elementi per alimentare la suspence nei lettori e tenerli incollati fino all’ultima pagina.

C’è un libro, tuttavia, scritto da Stephen King (ma pubblicato sotto lo pseudonimo di Richard Bachman, usato diverse volte in gioventù) che non è più reperibile sugli scaffali delle librerie, perché è stato ritirato dal mercato per volere dello scrittore stesso. Il libro in questione, vittima di molte controversie, si intitola Rage e narra le inquietanti gesta di un ragazzo liceale che, armato, uccide alcuni insegnanti e tiene in ostaggio la sua classe.

Rage nella vita vera: i 4 casi in cui i responsabili hanno dichiarato di essersi ispirati al libro

Rage è un libro di Stephen King scritto in giovane età: composto nel 1965, ha visto la pubblicazione alcuni anni dopo, nel 1977. Visti i diversi incidenti nella vita reale di studenti armati che hanno ucciso compagni ed insegnanti nella propria scuola, in molti hanno considerato il libro poco consono, decidendo quindi di ritirarlo dal mercato. In effetti, paiono esserci diversi legami diretti tra incidenti di questa natura e il romanzo di King.

È successo almeno in 4 casi che i malfattori abbiano dichiarato di essersi ispirati al romanzo Rage di Stephen King:

  • Nel 1988 un liceale californiano tiene in ostaggio una classe intera. Ammette di aver avuto l’idea da Rage.
  • Nel 1989 uno studente tiene in ostaggio la sua classe per 9 ore. Dichiara di aver preso ispirazione da Rage.
  • Nel 1996 un 14enne uccide il suo insegnante di algebra e due compagni di classe. Afferma di aver voluto imitare la storia di King.
  • Nel 1997 un 14enne del Kentucky fa fuoco su di un gruppo di preghiera nella sua scuola e finisce con l’uccidere tre persone; aveva una copia di Rage nel suo armadietto.

Le parole di Stephen King sul libro e sul suo ritiro: “Potrebbe fare del male alle persone”

Stephen King ha dichiarato di non essere a conoscenza del potenziale distruttivo che la sua storia avrebbe potuto scatenare. In effetti, i molti massacri di cui la popolazione americana è stata testimone sono accaduti diversi anni dopo rispetto all’anno di pubblicazione del romanzo Rage.

Lo scrittore ha dichiarato: “Il 1965 era un mondo completamente diverso, uno nel quale non dovevi toglierti le scarpe prima di salire su un aereo e non c’erano metal detector all’entrata delle scuole superiori. […] Il libro racconta alcune verità spiacevoli e chiunque non provi un minimo di rimpianto nel gettare una coperta sopra una verità è uno stronzo senza coscienza“. Riguardo al ritiro dal mercato, ha affermato: “L’ho ritirato perché nel mio giudizio potrebbe fare del male alle persone, e questo l’ha resa la cosa responsabile da fare“.

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