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Tony Sperandeo racconta il successo di Incastrati: “A Palermo mi chiamano Cosa Inutile”

Il suo personaggio è diventato già un mito

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Tony Sperandeo Incastrati

Faccia da cattivo, ma cuore d’oro: Tony Sperandeo racconta la vita dopo Incastrati

Tony Sperandeo, apprezzatissimo attore caratterista siciliano, è tra i protagonisti di Incastrati, la serie tv Netflix di Ficarra e Picone. Nei panni di Tonino Macaluso detto “Cosa Inutile”, devoto scagnozzo del boss Padre Santissimo, ha dimostrato ancora una volta la sua straordinaria abilità di impersonare “cattivi” sul piccolo schermo. A commentare il successo della serie, che tocca con mano nel quotidiano, è stato proprio Tony Sperandeo, nel corso di un’intervista rilasciata a Tv Sorrisi e Canzoni.

Tony Sperandeo: “A Palermo mi chiamano ‘Cosa Inutile'”

L’umiltà prima di tutto. Tony Sperandeo allontana da sé meriti esclusivi del successo di Incastrati: “Il successo si deve prima a una buona sceneggiatura e a una buona regia. E Ficarra e Picone, con cui avevo già fatto due film, sono bravissimi e meticolosi sia nella scrittura sia a dirigere gli attori”. Innegabile però che il ruolo di primo piano e l’ironia insita nel suo personaggio lo abbiano eletto tra i preferiti del pubblico. “Da quando la serie è tra i titoli più visti di Netflix è un continuo – racconta divertito Sperandeo – se entro in un negozio a Palermo mi chiamano ‘Cosa Inutileee’, ma con affetto e rispetto”. Dopo quest’ultima fatica l’attore palermitano si dedica al nipotino Samuele che tra pochi giorni compirà due mesi. “Mi piacerebbe se mio nipote potesse avere un piccolo ruolo in un film, chissà. Ma l’importante è che abbia un ruolo da buono nella vita”.

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