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Vitello tonnato, la storia vera? In origine era senza tonno e forse non è nato in Piemonte

Quali sono le vere radici di questo piatto?

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Vitello tonnato

Il piatto tipico piemontese potrebbe essere in realtà emiliano o veneto

Sebbene sia identificato come uno dei piatti principali della tradizione culinaria piemontese, il vitello tonnato potrebbe nascondere origini diverse. Inoltre, anche l’aggettivo tonnato conterrebbe un’imprecisione, visto che almeno agli albori della sua diffusione non vi era traccia di pesce in accostamento al girello.

Innanzitutto, se si vuole conoscere la vera storia del vitello tonnato, va specificato che non vi sono documenti che attestano con certezza la sua provenienza regionale. A rivendicarne la paternità sono tuttavia il Piemonte, la Lombardia, il Veneto e l’Emilia-Romagna.

Il tonno? Solamente dal 1950

Tralasciando al momento il luogo di nascita, è opportuno chiarire anche come la parola tonnato sarebbe originariamente stata utilizzata per far intendere il metodo di cottura del vitello, appunto alla maniera del tonno. Così infatti appare nel Dictionnaire de cuisine et d’économie ménagère di M. Burnet del 1836, in cui si descrive la maniera per donare al vitello l’aspetto del tonno marinato.

Sarà solamente dopo la metà del 1800 che il tonno inizierà ad apparire nella preparazione unitamente alle acciughe. Dal 1950, Il cucchiaio d’argento renderà invece ufficiale la versione con maionese aromatizzata al tonno.

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