MUSICA
“Volevo fare la rockstar”: la recensione del nuovo album di Carmen Consoli
10 nuove canzoni, tra i ricordi del passato e le incognite del presente

La aspettavamo da anni, esattamente dal gennaio 2015, quando il suo brano Lโabitudine di tornare era in vetta alle classifiche dei brani piรน ascoltati in Italia. Per il 2020, in occasione del quarto di secolo di regolare attivitร musicale, Carmenย Consoliย aveva in programma un nuovo disco di inediti, con lโevidente intento di festeggiare le nozze dโargento artistiche: accadde perรฒ ciรฒ che tutti noi ben sappiamo e quindi il nuovo lavoro venne rimandato a tempi migliori.ย
Il 24 settembre scorso รจ poi finalmente arrivato nei negozi Volevo fare la rockstar, album in cui la cantautrice e chitarristaย siculo-venetaย si propone con dieci sue nuove composizioni, forse musicalmente non lontane dallo standard consueto, ma assai interessanti dal punto di vista dei testi, mai banali e, come sempre con una cura non indifferente del lessico utilizzato.
Carmen Consoli si racconta nuovamente attraverso i ricordi d’infanzia
A precedere il supporto di lunga durata รจ stato, ai primissimi di settembre, il singolo Una domenica al mare, un “film” che descrive umori, sensazioni, immagini di un giorno dโestate nel cuore della Sicilia, con in piรน la voglia di recuperare la naturalezza e la semplicitร dei sentimentiย comuni tipici dei bei tempi andati.
A questo brano, subito apprezzato, se ne sono aggiunti altri, atti ad affrontare svariate tematiche: cโรจ lโattualitร , con quei risvolti politico-socialiย poco chiari che suscitano interrogativi e perplessitร nella maggioranza degli italiani (Mago Magone eย Lโuomo nero); cโรจ il sogno in cui riappare chi non cโรจ piรน (in questo caso il padre di Carmen, scomparso alcuni anni addietro e primo insegnante di chitarra della figlia ancora bambina: la canzone a lui dedicata, assai struggente, sโintitola Armonie numeriche); cโรจ Mammaย ย Carmen, che parla al figlio nella bellissima Le cose di sempreย (dallโarrangiamento latineggiante), invitandolo a non temere la societร โconfusa e infeliceโ (parafrasando il titolo di un ormai antico successo della cantautrice etnea) del nostro tempo ed anzi a superarne agevolmente i presunti limiti.
Una nuova Carmen, senza perdere Consoli
Ci sono i prossimi potenziali singoli da lanciare nei mesi a venire, in attesa di una possibile partecipazione al Festival di Sanremo dopo 22 anni (Imparare dagli alberi a camminare e Qualcosa di me che non tโaspetti). Cโรจ soprattutto il brano principe nonchรฉ conclusivo del disco, Volevo fare la rockstar, in cuiย Consoliย diventa cantastorie e racconta al figlio come viveva da bambina, nellโItalia e nella Sicilia dei primi anni โ80,ย tra giochi, scuola elementare dalle suore e sogni di rockstar con una chitarra โveraโ inย manoโฆย e intanto la Nazionale di calcio vinceva il terzo titolo mondiale in Spagna e a Catania erano purtroppo assai frequenti i delitti di mafia, con i corpi esanimi degli assassinati coperti da lenzuola, particolare che faceva impressione alla piccola Carmen.
In definitiva: un album di livello piรน che buono, in cui a uno stile musicale abbastanza consueto (ancora una volta lโartista di San Giovanni La Punta รจ affiancata dal fido Massimo Roccaforte alla chitarra solista) si contrappongono testi molto interessanti, forse i migliori tra quelli scritti da Carmenย Consoliย stessa in ventisei anni di carriera.ย
