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Wanna Marchi infuriata sulla serie Netflix: “Lo porto in tribunale”

Le parole della ex regina delle televendite e di sua figlia

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Wanna Marchi si abbatte sulla serie Netflix: cosa non è andato

Wanna Marchi si è abbattuta, con tutta la sua forza e la sua grinta, sulla serie Netflix dal nome Wanna, che racconta l’apice ed il declino del successo della ex regina delle televendite italiane. Qualcosa sembra non essere andato giù a madre e figlia (Stefania Nobile), che dunque non si sono private della possibilità di replicare. Le prime indiscrezioni sulla serie le ha rivelate direttamente Garramone (chi ha relizzato la docu-serie): Wanna Marchi e Stefania Nobile non sarebbero state pagate per girare il prodotto Netflix.

“Barbone di merd*”

Nello specifico, sia Wanna Marchi (80 anni) che la figlia Stefania Nobile (57 anni) hanno commentato alcuni passi della mini-serie di 4 episodi che sta riscuotendo un grande successo. Wanna, per Il Fatto Quotidiano ha spiegato: “Hanno tralasciato gli aspetti più importanti, ma è fatta bene; in certi momenti mi sono sentita quasi male, soprattutto per le testimonianze fasulle. Esempio: a un certo punto l’avvocato della parte civile sostiene che il mio legale mi ha invitato a piangere davanti al giudice. Barbone di merd*! Lo porto in tribunale“.

Stefania Nobile ha quindi preso la parola per esprimere la sua posizione sempre in riferimento alla serie, anche in questo caso molto simile a quella della madre. “Questa gente che parla incappucciata, camuffata: non siamo mica in un film di camorra; mica c’è qualcuno che minaccia o spara. Qualche storia di camorra è ventilata. Ma per favore! Tutto nasce dai servizi di Striscia la Notizia spinti dal marchese Attilio Capra De Carrè“. Ancora una volta, nessuna traccia di pentimento.

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