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Cinema e Teatro

Will Smith ha fatto bene a tirare uno schiaffo a Chris Rock?

Un gesto che è già entrato nella storia

Avatar di Marco Zoccali

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Will Smith Oscar

Will Smith non ha tirato uno schiaffo solo a Chris Rock, ma anche a se stesso

I milioni di persone che hanno seguito nella notte la cerimonia di premiazione degli Academy Awards, ovvero la serata degli Oscar, hanno assistito ad una scena che resterà negli annali della manifestazione. Will Smith, che poco dopo sarebbe stato premiato con la statuetta nella categoria Miglior attore protagonista, ha colpito con un vigoroso schiaffo in volto il conduttore Chris Rock.

L’illegittima difesa di Will Smith

Lo ha fatto per prendere le difese della moglie, Jada Pinkett, presa di mira dalle battute del conduttore della serata, il comico Chris Rock. Lo ha fatto in modo plateale, violento, un classico esempio di gesto da “vena tappata”, condendolo con frasi rabbiose urlate dalla prestigiosa poltrona in prima fila.

Chris Rock è, come abbiamo detto, un comico. Comico chiamato a condurre nel modo che piace agli americani, ovvero in quello stile “alla Ricky Gervais”, dove il jet set ride di se stesso senza pietà alcuna, con pochi riguardi per il politically correct. Ha fatto quello che ci si aspettava, ha riso di tutto e tutti deridendo tutto e tutti. A turno, chi è stato preso di mira è stato al gioco, porgendo l’altra guancia. Tutti tranne Will Smith.

Will Smith ha fatto bene?

Ci sono alcuni punti fermi, dai quali partire per rispondere alla domanda: ha fatto bene a tirargli un ceffone in mondovisione?

Il primo è che non per forza lo stile di conduzione è appropriato, seppur voluto dall’organizzazione e dal pubblico. Non per forza si deve rendere divertente uno show scherzando su qualsiasi cosa. Pertanto è legittimo che qualcuno al gioco non ci stia.

D’altro canto è plausibile che venga chiesto ad ognuno dei partecipanti come reagirebbe a battute sul suo conto? Non lo è, pertanto non è pensabile che Chris Rock possa essere indirizzato in tal modo sulla sua conduzione.

Quindi ci si trova di fronte ad un rischio. L’organizzazione ha scelto di correrlo, sottovalutando la predisposizione al pubblico ludibrio delle star sedute in platea. Il rischio è diventato reale nel momento in cui la battuta sull’alopecia della donna non è stata ben accolta dalla coppia.

Will Smith

Come altro poteva andare a finire?

A quel punto, quale reazione sarebbe stata opportuna? Soprattutto, opportuna per chi? Per il pubblico che non ha accettato lo scatto di violenza, sarebbe stato opportuno forse che Will Smith si limitasse a non ridere o a rispondere verbalmente in maniera pacata alla battuta. Per l’Academy Awards sarebbe stato opportuno forse che Will Smith ridesse comunque non modificando il copione in cui tutti sono felici di essere lì seduti a sperare in un premio.

Per Will Smith è stato opportuno togliere alla moglie, vera vittima del caso, la possibilità di scegliere come reagire. Fosse anche solo stata l’occhiata al cielo ed il silenzio. Will Smith ha optato inoltre per un gesto brutale, violento, che stride con la manifestazione, con il momento storico. Che trascende anche il peso della battuta stessa, pungente certo, ma nemmeno lontanamente vicina ad altre cui si è soliti assistere durante le cerimonie americane del genere.

Non è stato un gesto coraggioso. Lo sarebbe stato molto di più abbandonare la cerimonia o rifiutare il premio poco dopo. Non è stato un gesto condivisibile, perché in ogni caso violento. Non ha aperto un dibattito reale. Negli USA è accettato questo tipo di comicità, non si metterà in discussione la sua opportunità. Semmai si deciderà che per non prendere schiaffoni forse è meglio lasciar perdere proprio la comicità.

Cosa resterà dello schiaffo di Will Smith a Chris Rock?

Il dibattito vero che si aprirà, sarà ciò che meno di tutto avrebbe voluto Will Smith. Perché gli Stati Uniti d’America sono ancora uno stato di divisioni, che vede proprio giocarsi sul palco degli Oscar importanti battaglie sui diritti e sulla rappresentanza.

La faccia di Denzel Washington ha detto tutto. Nel suo volto deluso e sconcertato, quasi rabbioso, c’è tutta la consapevolezza che questo danneggerà tanti innocenti, la comunità afroamericana nel suo complesso. Un conduttore nero agli Oscar è ancora una conquista, che perderà terreno dopo questo gesto. Attori di colore sempre più presenti, saranno con tutta probabilità penalizzati dallo schiaffo di Smith.

Ingiustamente? Probabile, ma la realtà non è sempre giusta e l’equilibrio si gioca spesso su piccoli grandi gesti strumentalizzati. La risposta pertanto è ‘no’. Non ha fatto bene Will. Oltretutto ha trasformato la serata più gloriosa della sua carriera nel suo punto più basso.

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