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Vladimir Luxuria difende Alfonso Signorini: attacco al sistema mediatico di Corona sui social
Vladimir Luxuria prende posizione sul caso Signorini e Fabrizio Corona: condanna l’odio online e i social usati per visibilità, senza pronunciare assoluzioni o condanne.
Indice dei contenuti
1. Luxuria rompe il silenzio sul caso Signorini
Vladimir Luxuria interviene nel dibattito sul caso che sta infiammando i social network. L’ex parlamentare sceglie di non prendere posizioni definitive su Alfonso Signorini, ma punta il dito contro l’odio diffuso online e il meccanismo mediatico creato da Fabrizio Corona.
Il suo intervento arriva tramite un lungo post sui social, in cui ribalta la prospettiva del dibattito pubblico e richiama la necessità di un approccio basato sulla giustizia e sulla responsabilità.
2. La posizione di Luxuria: giustizia e processi mediatici
Vladimir Luxuria chiarisce fin da subito la sua posizione:
“Sul cosiddetto ‘sistema Signorini‘ non spetta a me fare processi né di assoluzione né di condanna.”
Secondo Luxuria, in uno Stato di diritto sarà la giustizia a stabilire eventuali responsabilità sulla base di denunce, prove e difese.
“Se si sono commessi errori o abusi si prenderanno opportuni provvedimenti. Se si dimostrasse l’infondatezza delle accuse anche dall’altra parte vale assumersi le proprie responsabilità.”
3. L’attacco di Luxuria alla reazione mediatica e social
Luxuria critica duramente la reazione dei social:
“Noto con amarezza che a livello mediatico si è già giunti alla condanna con uno shitstorm sui social che va ben oltre la voglia di conoscere la verità.”
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L’opinionista sottolinea come video e commenti siano caratterizzati da morbosità e omofobia, trasformando le piattaforme digitali in discariche emotive:
“Se c’è finora una condanna certa è per chi usa i social come rete fognaria per evacuare odio per un pugno di like e visualizzazioni.”
4. Critica al sistema mediatico di Fabrizio Corona
Pur senza nominarlo direttamente, Luxuria punta il dito contro chi costruisce visibilità a tutti i costi.
“Si critica chi per raggiungere la fama è disposto a tutto, manca però un’autocritica di chi la visibilità sui social cerca di ottenerla a qualsiasi prezzo, senza pietà e senza umanità.”
Non si tratta di una difesa a spada tratta di Signorini, ma di un attacco al sistema mediatico di Corona e al modo in cui sfrutta i social per ottenere like e visualizzazioni, spesso a discapito dell’etica e della verità.
5. Conclusioni
Vladimir Luxuria richiama l’attenzione su giustizia e responsabilità e invita a non confondere critiche legittime con campagne di odio online.
Il suo messaggio chiave: il vero danno è chi usa i social per visibilità senza pietà e umanità, trasformando vicende delicate in spettacoli di odio digitale.