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É ancora protesta per il cambiamento climatico: nel mirino l’arte di Andy Warhol

La protesta in favore del cambiamento climatico che passa attraverso un forte richiamo dell’attenzione, non accenna a placarsi

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Andy Warhol nel mirino delle proteste in favore del cambiamento climatico

Ci è finito Andy Warhol stavolta nel mirino della protesta che vuole puntare l’attenzione sull’urgenza del cambiamento climatico (effettivamente ampiamente ignorata, e con chissà quali nefaste conseguenze). Warhol, nonché pittore ma anche grafico ed illustratore (e pure attore), che ha rivoluzionato l’arte del Novecento. Una figura poliedrica, protagonista del secolo complesso nel quale ha vissuto e che con il suo genio artistico ha decostruito le basi dell’arte e della comunicazione della stessa, in maniera radicale.

La protesta maldestra di due donne: pennarelli e colla contro Warhol

Sta circolando sui social un video di protesta di due attiviste, che, ai danni dell’arte del padre del movimento della Pop art, hanno cercato di macchiare con dei pennarelli blu delle opere d’arte di Warhol. Si sta parlando del quadro Campbell’s Soup, datato 1962. L’opera d’arte, sinteticamente, consiste in 32 tele, ciascuna grande 51 cm × 41 cm, raffiguranti tutte le varietà dei barattoli di zuppa Campbell al tempo in commercio.

Il fatto è avvenuto in Australia, nello specifico presso la Galleria nazionale di Canberra, dove i quadri dell’artista sono conservati. Qui, due attiviste in favore della causa del cambiamento climatico, prima hanno cercato di macchiare i quadri con dei pennarelli blu e poi hanno pensato bene di incollarsi direttamente sulle tele. Il risultato però non è stato dei migliori, perché la colla non ha retto quanto – forse – le donne si aspettavano. Le due attiviste sono dunque scappate, prima di essere fermate. Come per i Girasoli di Van Gogh, il vetro protettivo avrebbe garantito la sicurezza dell’opera d’arte.

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