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Emma Marrone, voglia di maternità ma anche rabbia: “È violenza”

La rabbia di Emma Marrone parlando di fecondazione assistita in Italia: “Non siamo libere di gestire il nostro corpo”

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Emma Marrone e la voglia di diventare madre in futuro

Emma Marrone, fresca di ironia sul raggiungimento di quota 8 miliardi di persone al mondo, si è recentemente confessato alla stampa italiana raccontando d’aver deciso di conservare il suo tessuto ovarico, confidando di poter diventare madre un giorno anche qualora al suo fianco non ci fosse un uomo.

La rabbia di Emma Marrone: “Non siamo libere di gestire il nostro corpo”

È stata una confessione ma anche uno sfogo quello che Emma Marrone ha affidato in questi giorni a Vanity Fair. La cantante, 38 anni compiuti, ha lamentato l’impossibilità, in Italia, di poter pensare di diventare madri anche senza la presenza fisica di un uomo al proprio fianco. “Non siamo libere di gestire il nostro corpo, è una violenza“, ha dichiarato la Marrone. Diversamente dalla normativa in vigore in altri Paesi, in Italia si fatica ancora a rendere una realtà accessibile la fecondazione assistita: “Non puoi andare dal ginecologo e chiedere il seme di un donatore, nemmeno quando hai 40 anni e sai benissimo che l’amore della tua vita non lo troverai presto“.

La fecondazione assistita in Italia

Parla di un dolore che Emma vive in presa persona, non lontana dal 40esimo anno di età, e consapevole di nutrire dentro di sé il forte desiderio di diventare mamma un giorno. “Quante donne perdono la fertilità a 40 anni? Alcune per la leucemia e non c’è un medico che spiega loro la conservazione degli ovuli? – si interroga rabbiosa la cantante – E cosa ti rispondono? Eh, se Dio non lo vuole allora non va bene“.

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