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🗣️ Briatore Contro Landini: “Dov’era Quando le Aziende Venivano Portate Via dall’Italia?”
Ospite a Dritto e Rovescio, l’imprenditore attacca i sindacati per la politicizzazione e l’incapacità di difendere il lavoro italiano, chiedendo le dimissioni di Maurizio Landini.
Flavio Briatore ha attaccato duramente Maurizio Landini e la CGIL, commentando l’ennesimo sciopero generale indetto per la manovra economica di venerdì 12 dicembre 2025. Briatore, executive advisor della scuderia Alpine, ha puntato il dito non tanto sull’agitazione attuale, quanto sulle occasioni mancate in passato.
L’Accusa: Silenzio Durante la Fuga delle Aziende

Secondo Flavio Briatore, i sindacati hanno mancato il loro obiettivo primario: tutelare il lavoro italiano nei momenti cruciali.
“Loro dovevano scioperare quando ad esempio hanno sfilato dall’Italia aziende come la Fiat, che è andata a fare Stellantis, o la Magneti Marelli, che è andata fuori dall’Italia, loro dovevano fare sciopero allora, non adesso.”
L’imprenditore ha lamentato che l’Italia, un tempo un “paese industriale che produceva milioni e milioni di autovetture,” ora non produca più nulla, lasciando i lavoratori in cassa integrazione.
Sindacati “Politicizzati” e Richiesta di Dimissioni

Briatore ha accusato i sindacati di non svolgere più il loro ruolo di protezione dei lavoratori, trasformandosi in una forza politica con una propria agenda:
- Politicizzazione: “Non fanno il loro lavoro, sono politicizzati… Ormai sono diventati un partito politico, non è più un’organizzazione di protezione per i lavoratori che dialoga con l’imprenditore.”
- Dimissioni: L’imprenditore è arrivato a chiedere apertamente le dimissioni del segretario CGIL: “Se io fossi in Landini darei le dimissioni, perché non ne hanno azzeccata una.”
Briatore ha concluso ironizzando anche sul tempismo delle manifestazioni: lo sciopero di venerdì sarebbe solo un pretesto per fare “i weekend lunghi”, dal momento che “questo genere di manifestazioni non si fa mai di lunedì o di martedì ma solo di venerdì.”