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Cinema e Teatro

Il mio Godard: il film sul difficile rapporto tra Jean-Luc e Anne

Un film per capire gli anni più difficili del regista che ha cambiato la storia del cinema

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Jean-Luc Godard: i suoi anni di fianco ad Anne, raccontati attraverso un film

Jean-Luc Godard è scomparso all’età di 91 anni, ma a continuare a parlare al mondo intero resteranno i suoi film. Una mente creativa e sovversiva, uno slancio innovativo apportato all’ormai stagnante ambiente del cinema. Ad affrontare molto da vicino gli anni che Jean-Luc ha passato di fianco ad Anne è il film Il mio Godard, diretto da Michel Hazanavicius. In questa pellicola del 2017 si parla della storia d’amore tra Jean-Luc Godard e Anne Wiazemsky, la protagonista de La cinese, oltre che sua moglie.

Il mio Godard: una personalità difficile, un artista ineccepibile

Il mio Godard ci ricorda una cosa molto importante, che spesso ci dimentichiamo: il giudizio riguardante l’artista in quanto persona non dovrebbe influire sul giudizio qualitativo dell’opera da lui creata. Guardando questo film, il ritratto di Godard che ne deriva è quello di un uomo presuntuoso, egoista, egocentrico, al punto da essere irritante. Ed era effettivamente così nella realtà. Assistendo in qualità di spettatori al rapporto tra Jean-Luc e Anne ci sentiamo di compatire la donna, costantemente derisa per la sua volontà di vivere una vita “normale”, incessantemente sminuita e calpestata dall’uomo amato. Ma lei stessa, perlomeno all’inizio del film, è consapevole di quanto geniale sia la mente dell’uomo con cui ha condiviso diversi anni della sua vita. L’attrice non ancora 20enne (e di 20 anni più giovane rispetto a Godard) dice, guardando l’uomo di cui è innamorata: è considerato da tutti il più dotato della sua generazione“. Le parole con cui si chiude la narrazione, ed anche la loro storia d’amore, sono invece molto diverse: “Ho amato Jean-Luc finché ho potuto. Anche più di quanto potessi“.

Jean-Luc Godard e la fondazione della Nouvelle Vague

Jean-Luc Godard era tanto una persona difficile da amare, quanto un artista impossibile da non ammirare. La sua militanza politica non l’ha portato solo a manifestare nelle strade, ma anche, e soprattutto, al cinema. Attraverso una produzione impegnata e grazie ad una nuova corrente cinematografica da lui originata (che prende il nome di Nouvelle Vague), il cinema non è più stato lo stesso dopo il suo passaggio.

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