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TV e SPETTACOLO

Il TG1 si ribella a Fiorello: salta il programma dello showman?

Guerra intestina in Rai: a rischio “Viva Asiago 10!”?

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Fiorello

Rai rischia di perdere un’occasione, la faccia e anche soldi: il TG1 si oppone allo show di Fiorello

Doveva essere un’occasione di rilancio e di festa, invece il ritorno di Fiorello in tv si è trasformato in un movente di guerra intestina che scombussola la Rai e la dice lunga sulle dinamiche in corso a palazzo. Viva Asiago 10! è stato immediatamente rigettato dal TG1, i cui giornalisti hanno palesato il dissenso alla sottrazione di spazio a palinsesto. Definita come onta, come “sfregio”, come mancanza di rispetto, la scelta di collocare il programma di Fiorello al mattino su Rai1 è stata combattuta internamente, in maniera del tutto inaspettata.

Come ha reagito Fiorello?

La reazione dello showman è stata naturalmente di stupore e delusione. A sostenerlo c’è l’ad Carlo Fuortes, c’è la dirigenza, ma anche questa deve fare i conti con gli altri nuclei di potere disseminati tra i corridoi Rai. A fornire un quadro su quanto sta accadendo è stata Dagospia, che attribuisce la reazione del Cdr all’iniziativa di Monica Maggioni.

Cosa sta succedendo in Rai?

Ripercorriamo le tappe di questa vicenda. Fiorello ha deciso di tornare in tv e Rai gli ha cucito un programma addosso, dal titolo Viva Asiago 10!. Soddisfazione, entusiasmo, buone previsioni in tema di introiti pubblicitari e di share. Poi la reazione. Il Cdr del TG1 si ribella e si oppone. Ora che si fa?

Lo “sfregio” e la difesa del 14%: dire ‘no’ a Fiorello è davvero la mossa giusta?

Quello che trapela da fonti interne e ben informate sulle dinamiche Rai è che la Maggioni abbia forzatamente dovuto e voluto prendere una netta posizione in difesa dei giornalisti dei quali poi deve gestire quotidianamente i fastidi. A stupire è la difesa strenua che viene fatta di una fascia oraria che al momento porta a risultati a dir poco pessimi. La scelta di inserirvi Fiorello non è stata certamente presa casualmente.

Fiorello non deve diventare un’arma

Fiorello ora può stringere i denti, farsi forte dell’appoggio dei vertici Rai e tenere duro per realizzare il suo ritorno televisivo. Resta una domanda: perché dovrebbe farlo? Perché dovrebbe combattere una guerra non sua? Perché dopo una carriera tanto prolifica dovrebbe guerreggiare per ottenere uno spazio che appare alquanto dovuto? Risposta non c’è, ma non è giusto che sia lui l’arma da far detonare per risolvere le gare di potere in casa Rai.

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