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Serie Tv

L’attore di Gus Fring di Better Call Saul vuole lo spin off: “Ho la trama in testa”

Il temuto personaggio è anche troppo amato per andarsene senza ricevere il giusto spazio

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Saul Goodman e Gus Fring

Better Call Saul: l’ultima stagione sta per sbarcare su Netflix

Manca pochissimo all’arrivo su Netflix della prima parte della sesta stagione di Better Call Saul, l’amatissimo spin off di Breaking Bad. La serie tv racconta l’ascesa di Saul Goodman, l’avvocato a cui si affidano Walter e Jesse in Breaking Bad per risolvere i problemi a cui sono andati incontro con la produzione e lo spaccio di metanfetamina. Nello spin off, Saul Goodman (Bob Odenkirk) si libera dalle cinghie del ruolo secondario e irrompe con tutta la sua parlantina sullo schermo. Ma non è il solo personaggio ad avere un passato degno di essere raccontato.

Gus Fring non poteva che essere interpretato da Giancarlo Esposito

Gus Fring, antagonista di Saul Goodman, è uno dei personaggi più odiati e amati allo stesso tempo nelle due serie tv: dietro al suo sguardo apparentemente limpido si nasconde uno spietato uomo, re dei cartelli di droga messicani. Il personaggio è magistralmente interpretato da Giancarlo Esposito, il quale ha rivelato di essere parecchio triste della fine della serie tv. Ma la sua carriera nei panni del temibile Gus potrebbe non essere ancora finita.

La volontà di Giancarlo Esposito e la possibilità di uno spin off sul passato di Gus Fring

Giancarlo Esposito ha parlato con Insider della possibilità di creare una serie televisiva che racconti il passato del suo personaggio: “Ho sempre desiderato, e pensato, che ci fosse spazio per il materiale per l’ascesa di Gus. Sento che sarebbe interessante sapere da dove viene“. Potrebbe quindi aggiungersi un ulteriore spin off alla serie tv ideata e scritta da Vince Gilligan da cui tutto è iniziato, Breaking Bad. L’attore dice di avere già in mente l’intera storia e di immaginarsi il personaggio in una maniera molto precisa: “sento che proveniva da una famiglia molto ricca, ha avuto l’opportunità di dirigere, non solo la famiglia, ma il governo in un altro paese. Aveva quel tipo di cervello, quel carisma, quella statura, e l’ha scambiato in perché voleva essere il suo uomo. C’è qualcosa di affascinante per me in questo“.

E aggiunge ancora: “Ho tutta la trama nella mia testa. Nel mio cervello, occupava una posizione di alto rango in un governo militare. Avrebbe potuto rimanere lì e dirigere il paese. Gli è stata offerta questa possibilità. Ma ha scelto un percorso diverso per essere se stesso e per trovare il proprio potere, indipendentemente da ciò che gli era stato offerto. Questo è quello che ha scelto“.

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